Edoardo Livolsi: l'italiano che ha ricevuto due schede per votare al referendum

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-19

All’interno : certificato elettorale, scheda e busta preaffrancata da rispedire alla cancelleria consolare. Probabilmente un errore

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Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Paola Zanca racconta la storia di Edoardo Livolsi, italiano residente a Praga che ha ricevuto, per errore, due schede per votare al referendum sulla riforma costituzionale.

Il plico è arrivato all’inizio della settimana che sta per finire: busta formato A4 intestata all’Ambasciata d’Italia, sede di Praga;destinatario: il cittadino italiano residente nella Repubblica Ceca, Edoardo Livolsi. All’interno : certificato elettorale, scheda e busta preaffrancata da rispedire alla cancelleria consolare.
Si procede come da manuale: Livolsi vota per il referendum confermativo della riforma costituzionale (“No”, ci tiene a far sapere), ritaglia il tagliando elettorale, mette tutto nella busta e lo affida al servizio postale nazionale, lo stesso che poche ore prima glielo ha consegnato, per via ordinaria, fuori dalla porta di casa. DUE GIORNI DOPO, però, la scena si ripete. E Livolsi trova nella cassetta della posta un altro plico, di nuovo indirizzato a lui, di nuovo completo di tutto il materiale necessario a esprimere la propria preferenza di voto.

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La storia è ancora più interessante se si considera che, come dice lo stesso Livolsi, molti dei residenti in Repubblica Ceca non hanno invece ancora ricevuto nulla.
 

Come è possibile? È quello che si chiede questo elettore residente all’estero, ora assai carico di dubbi sulle modalità con cui sarà garantita la regolarità della partecipazione al voto, sua e degli altri italiani iscritti all’Aire. Che sia un banale caso di omonimia è da escludere: non ci sono altri Edoardo Livolsi registrati all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, né tantomeno i suoi dati sono stati per errore indicizzati due volte. No, a quanto risulta, di Edoardo Livolsi ce n’è uno, a Praga e nel resto del mondo. Nel mirino, quindi, finisce il servizio di stampae distribuzione.

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