Due giornalisti per Virginia Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-31

Ernesto Menicucci nell’edizione romana del Corriere della Sera scrive che due giornalisti sarebbero in procinto di entrare nell’ufficio stampa del Comune di Roma nell’era di Virginia Raggi. Si tratta di Alberto Di Maio del Tempo e di Franco Bechis, vicedirettore di Libero: Raggi, ancora, non ha neppure gli staff nominati ma a questo sta per …

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Ernesto Menicucci nell’edizione romana del Corriere della Sera scrive che due giornalisti sarebbero in procinto di entrare nell’ufficio stampa del Comune di Roma nell’era di Virginia Raggi. Si tratta di Alberto Di Maio del Tempo e di Franco Bechis, vicedirettore di Libero:

Raggi, ancora, non ha neppure gli staff nominati ma a questo sta per porre rimedio: mercoledì, infatti, dovrebbe arrivare la prima «infornata» di nomine (una trentina) con la definizione anche dell’ufficio stampa, dove finora i Cinque Stelle hanno lavorato senza avere nessun tipo di contratto. Secondo i rumors, ci sarebbero in arrivo due giornalisti «esterni»: Alberto Di Maio da Il Tempo e Franco Bechis da Libero. In più, si dice, Frongia vorrebbe per un ruolo dirigenziale l’amico Eric Sanna, suo vicino di stanza all’Istat. Come saranno prese queste nomine dentro M5S? Il clima, al di là delle apparenze, resta piuttosto teso.

franco bechis virginia raggi
Bechis è il giornalista che ha raccontato del ruolo della Raggi nella società di Gloria Rojo, assistente di Panzironi. Intanto si “scopre” che le due compagne di De Vito e di Stefàno rimarranno tranquillamente assessore, nonostante ci fosse chi le dava in uscita:

Il passo indietro di Roberta Lombardi dal direttorio ha lasciato strascichi e dicono che la sindaca sia sospettosa verso chiunque viene identificato come «lombardiano». A Marcello De Vito ed Enrico Stefàno è stato chiesto di far fare un passo indietro alla moglie in un caso alla compagna nell’altro, assessore entrambe in due Municipi romani. Risposta? Picche, ovviamente. Anche perché, è stato obiettato, Marra — nonostante lo stop di Grillo in persona — continua ad imperversare in Comune. Veleni, ripicche, litigi. Ma, ai tempi di Facebook, per ora è tutta polvere che resta sotto al tappeto. In attesa, magari, di venire fuori.

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