Draghi e finanza

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-03-21

In uno sforzo ulteriore di garantire la sicurezza dei viaggi aerei (ma anche, stando ai soliti maligni, con una manifestazione fuori tempo massimo di odio di classe e invidia per i ricchi), il governo ha introdotto una tassa speciale per i possessori di draghi: da oggi in poi si pagherà infatti, oltre al regolare bollo …

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In uno sforzo ulteriore di garantire la sicurezza dei viaggi aerei (ma anche, stando ai soliti maligni, con una manifestazione fuori tempo massimo di odio di classe e invidia per i ricchi), il governo ha introdotto una tassa speciale per i possessori di draghi: da oggi in poi si pagherà infatti, oltre al regolare bollo annuale, anche una certa somma per ogni volta che il drago si alza in volo e affianca in cielo gli aeromobili civili o militari.
Pare infatti che i piloti, quando i loro apparecchi vengono affiancati dai poderosi draghi o comunque quando li percepiscono nel proprio campo visivo, si sentano sminuiti e svuotati di significato dall’eleganza e dalla maestosità delle bestie squamate; e per questo accade di solito che chi è alla guida dell’aereo decida di cambiare vita, tentando l’immediato atterraggio di fortuna per poter poi iniziare una nuova vita dedicata al disegno tecnico.
draghi
In ogni caso, le restrizioni al volo e la manutenzione costosissima hanno costretto molti proprietari di draghi a disfarsi dei propri animali, consegnati a circhi tristissimi o abbandonati nei draghili. Qui le bestie conducono una vita triste e senza scopo negli hangar destinati a gabbie, sgranocchiando capre e componendo haiku di lievissima malinconia; ma nessuno li ascolta e gli editori italiani continuano a pubblicare merda nelle antologie poetiche.

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