Per i disabili niente risarcimenti per la storia dell'ISEE

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-03-01

Il ministro Poletti: “Non sono previsti”. Ieri la sentenza del Consiglio di stato che dava ragione alle famiglie: l’indennità di accompagnamento non può essere conteggiata come reddito

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“Non sono previsti risarcimenti, nel senso che la sentenza richiede di modificare il regolamento e noi lo faremo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito di escludere le indennità di accompagnamento per i disabili dal calcolo dell’Isee. A margine di un convegno organizzato dall’Inail, il ministro ha ricordato: “La legge c’è ed è stata approvata dal Parlamento, noi l’abbiamo assunta e abbiamo fatto una cosa giusta. Su un punto c’è stata una sentenza e ne prendiamo atto”.

Per i disabili niente risarcimenti per la storia dell’ISEE

Il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata ieri, ha infatti ragione ai disabili e alle loro famiglie in merito al nuovo Isee: l’indennità di accompagnamento non può essere conteggiata come reddito. Al Consiglio di Stato si era appellato il Governo, facendo ricorso contro la sentenza del Tar sulla materia. “Deve il Collegio condividere – si legge nella sentenza – l’affermazione degli appellanti incidentali quando dicono che ‘ricomprendere tra i redditi i trattamenti indennitari percepiti dai disabili significa allora considerare la disabilità alla stregua di una fonte di reddito – come se fosse un lavoro o un patrimonio – e i trattamenti erogati dalle pubbliche amministrazioni non un sostegno al disabile, ma una ‘remunerazione’ del suo stato di invalidità oltremodo irragionevole, oltre che in contrasto con l’art. 3 della Costituzione”. In pratica, le provvidenze economiche previste per la disabilità non possono e non devono essere conteggiate come reddito.

ISEE NUMERI
I numeri dell’ISEE (Corriere della Sera, 24 novembre 2015)

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