E Il Fatto «dimenticò» Errani innocente in prima pagina

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-06-22

Peter Gomez criticato per lo scarso spazio riservato alla notizia dell’assoluzione dell’ex presidente della Regione Emilia Romagna

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«Montanelli diceva che i giornali il giorno dopo sono buoni solo per incartare il pesce, ma non è più così. Scrivi una cosa, e resta per sempre su google. Figurati una promessa del premier: ci resti inchiodato per sempre», diceva qualche giorno fa Peter Gomez a proposito del presidente del Consiglio in un’intervista a Libero. Ma la massima evidentemente vale anche per lui. Ieri dopo la notizia dell’assoluzione di Vasco Errani nel processo scaturito dall’inchiesta sulla cooperativa Terremerse ha cominciato a circolare questo tweet del direttore del sito del Fatto in cui diceva che avrebbe portato la notizia in prima pagina.

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Il tweet di Gomez che prometteva la prima pagina all’assoluzione di Errani

La richiesta era scaturita dal modo in cui Il Fatto aveva trattato il caso Errani:
errani gomez fatto 1
Ieri però sul sito del quotidiano la notizia era in prima, ma leggermente “nascosta”:


E oggi, notano gli stessi che parlavano con Gomez all’epoca, in prima sul quotidiano in edicola la notizia non c’è:

Rincara la dose anche Giuditta Pini, onorevole emiliana del PD:
il fatto errani assolto pini

Ieri è stato assolto in via definitiva Vasco Errani. Il fatto non sussisteva. Non esisteva nessun reato.
Quando nel 2014 fu condannato Tutti i giornali fecero titoloni in prima pagina scrivendo la qualunque. Lui si dimise da presidente dell’Emilia Romagna e si aprì una fase molto complicata nella nostra regione.
Uno dei giornali più feroci fu il Fatto Quotidiano, il suo allora direttore Antonio Padellaro fece un editoriale in prima pagina. Poi però a chi fece notare al fatto che nel nostro paese fino al terzo grado di giudizio esiste la presunzione di innocenza,Peter Gomez molto seriamente rispose su twitter che “Quando e se sarà assolto (Errani) andrà in prima (la notizia)”.
Così oggi ho atteso speranzosa la prima pagina del Fatto quotidiano. Ho cercato con pazienza che la parola di uno stimato professionista venisse rispettata dal giornale per cui ancora scrive. E invece indovinate un po’? Esatto. Niente. Nemmeno un trafiletto.
Insomma anche in questo caso: Il Fatto non sussiste.

EDIT: Peter Gomez ci dice che “siamo scorretti” perché avremmo dovuto mostrare il resto della conversazione. Aggiungiamo il suo tweet e la foto dei successivi commenti, come da lui chiesto:


Successivamente aggiunge:


Noi facciamo notare che il fatto che lui sia direttore del sito e che la notizia in prima ci fosse lo abbiamo scritto nel pezzo.
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Sul Fatto cartaceo invece la notizia è confinata a pagina 4:
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EDIT2 ore 16,30: Peter Gomez pubblica una risposta sulla sua pagina Facebook. La riproduciamo:

Chi scrive come uomo e come direttore de ilfattoquotdiano.it rispetta sempre la parola data. Trovo quindi estremamente fastidiosa la mistificazione sul caso dell’assoluzione di Vasco Errani portata avanti (a volte in buona fede e a volte no) da alcuni utenti di Facebook e di Twitter. Lo scorso anno in occasione della sentenza di rinvio della cassazione su Twitter partecipai a un’appassionata discussione. Dopo aver specificato che il sito da me diretto aveva dato ampio spazio alla cassazione, scrissi testualmente, “ho già spiegato che annullamento con rinvio non è un’assoluzione. Quando e se sarà assolto andrà in prima”. Poi nel tweet successivo (140 caratteri sono davvero pochi) specificai: “Sinceramente posso assicurare solo per il mio web-giornale x il resto dico cosa farei se fossi carta”. Bene ieri ilfattoquotidiano.it ha dato più spazio di tutti gli altri giornali on line nella homepage (la nostra prima pagina) all’assoluzione dell’ex governatore. Oggi alla luce di quanto pubblicato dalle edizioni di carta (nessuna testata nazionale ha dato la notizia in prima) mi trovo accusato – lo ripeto a volte in buona fede in almeno un paio di casi in malafede di non aver rispettato una promessa. Ciascuno di voi guardando gli screenshot di quella conversazione e sapendo che io decido solo cosa fare sul web (da direttore de ilfattoquotidiano.it), può da solo valutare quanto falsa sia la polemica. La mia parola è e rimane una sola. Quella di alcuni mistificatori non so.



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