Di chi sono le canzoni dei Led Zeppelin?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-09-07

Torna periodicamente fuori la storia delle canzoni plagiate da Jimmy Page, ma è probabile che in molti casi nemmeno lui sapeva di chi fossero

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Lester Bangs non li ha mai potuti tollerare, accusandoli di essere ben poco originali e di attingere a piene mani dal repertorio blues tradizionale senza dirlo espressamente. In questi ultimi tempi però i Led Zeppelin devono affrontare ben altre critiche e ben altre accuse, quelle di plagio. Alla Jimmy Page e compagni non resta che difendersi, in tribunale, a suon di carte bollate, perizie di musicologi e racconti degli autori plagiati e dei testimoni dell’epoca.
https://www.youtube.com/watch?v=BcL—4xQYA
Uno dei casi più recenti è quello che riguarda la paternità di uno dei brani più famosi dei Led Zeppelin (se non altro quello più ascoltato nei negozi si strumenti musicali). I Led Zeppelin sono stati citati in giudizio dagli eredi di Randy Craig Wolfe, meglio conosciuto come Randy California, già tra i fondatori degli Spirit. Secondo l’accusa Page avrebbe copiato di sana pianta un brano degli Spirit, Taurus, la cui somiglianza con Stairway to Heaven è obiettivamente innegabile:

LA DISPUTA SU STAIRWAY TO HEAVEN
I Led Zeppelin hanno, nel 1968, fatto da gruppo spalla agli Spirit durante una tournée negli USA e questo secondo Randy California (e i suoi eredi) spiega come mai Page possa essere venuto a conoscenza di Taurus. Alla base della contesa non c’è soprattutto la volontà di fare cassa. I Led Zeppelin hanno fatto i milioni grazie a Stairway to Heaven e l’idea di poterne avere una fetta fa sicuramente gola a molti. Ma forse stabilire la verità è più difficile di quanto non si possa pensare. Non solo perché, come spiega The Conversation, il riff nelle sue infinite declinazioni, si rifà infatti a un arpeggio tipico della tonalità minore, quello che vede la nota più bassa “scendere” di volta in volta (in Stairway To Heaven e Taurus con il cromatismo sul sol# e sul fa#). Ma come spiega NPR anche perché intentare causa ad un supergruppo come i Led Zeppelin rischia di essere un’avventura piuttosto costosa che non è affatto detto possa essere coronata dal successo.

Nel 1985 Willie Dixon intentò una causa accusando i Led Zeppelin di aver copiato Whole Lotta Love (edita nel 1969) da You Need Love dello stesso Dixon (che la scrisse nel 1962)
https://www.youtube.com/watch?v=WyAY3DQkLj0
Ed anche qui non è difficile notare come i versi siano davvero molto simili, questa la versione dei Led Zeppelin:

You need coolin’
Baby, I’m not foolin’
I’m gonna send you
Back to schoolin’
Way down inside
Honey, you need it
I’m gonna give you my love

Che suona dannatamente simile ai versi d’apertura del pezzo di Dixon registrato da Muddy Waters:

I ain’t foolin’
You need schoolin’
Baby, you know you need coolin’
Woman, way down inside
Woman, you need love

All’epoca il caso venne risolto con un accordo extragiudiziale, ma la cosa interessante è che Dixon non fece mai causa a Ronnie Lane and Steve Marriot degli Small Faces per You Need Loving del 1966 (anche se in più occasioni Robert Plant aveva dichiarato di essersi ispirato allo stile di Marriot) canzone alla quale molto probabilmente Page e Plant si ispirarono per Whole Lotta Love. Certo è probabile che Dixon non sia mai venuto a conoscenza della versione degli Small Faces perché Whole Lotta Love è senza dubbio più famosa, ma non si potrebbe dire altrettanto dei Led Zeppelin? In fondo i credit line di You Need Lovin la attribuiscono a Lane/Marriot e quindi potrebbe benissimo essere che i Led Zeppelin non avessero la minima idea che l’originale fosse il pezzo di Dixon. Un’analisi che mette a confronto le tre versioni la si può leggere qui.

Stessa cosa accadde anche nel caso di Jake Holmes e della causa su Dazed and Confused

Anche nel caso di Holmes il plagio sarebbe avvenuto dopo che il cantautore avrebbe tenuto un concerto come spalla degli Yardbirds (il gruppo nel quale suonava Page prima di fondare i Led Zeppelin).
DI CHI È BABE I’M GONNA LEAVE YOU?
Un altro dei pezzi pregiati del repertorio di Page e compagni finto sotto accusa, si tratta di Babe I’m Gonna Leave You, da un lato ci mostra quanto sia complicato far valere i propri diritti creativi dall’altro invece quanto sia sottile il meccanismo che separa plagio da ispirazione e rielaborazione creativa. La storia di Babe I’m Gonna Leave You è parecchio intricata: nel 1960 la folksinger americana Anne Bredon suona una canzone alla radio (accompagnata dal banjo) che si intitola Babe I’m Gonna Leave You. Janet Smith, che aveva sentito la trasmissione chiede alla Bredon di insegnarle a suonarla e la utilizza nelle performance del suo gruppo. Dopo aver assistito ad uno dei concerti della Smith Joan Baez le chiede se poteva avere una registrazione del brano che finisce nella scaletta del tour del 1962:

All’epoca la Smith non si preoccupò di dire a Joan Baez chi era l’autrice della canzone, perché per sua stesa ammissione:

It didn’t occur to me that I should have identified ‘Babe, I’m Gonna Leave You’ as being written by Anne Bredon, because in those days people who wrote stuff kind of hoped no one would notice, and have it be an ‘official’ folk song.

Lo fece solo due anni dopo, nel 1964, quando la Baez pubblicò il suo songbook.
Cinque anni dopo, nel 1969, il Led Zeppelin pubblicano la loro versione:
https://www.youtube.com/watch?v=iP9xMobANJM
Page indicò nei credits che era una canzone folk tradizionale, esattamente lo scopo che si prefiggeva la Smith che però, quando la sentì (solo nel 1980 perché non ascoltava rock, LOL) avvertì la Bredon e insieme intentarono causa al gruppo. Anche in questo caso, pur riconoscendo che Led Zeppelin hanno copiato la canzone originale è davvero difficile sostenere che potessero sapere (ed eventualmente risalire) al vero autore del brano. Come ha detto la Smith era un periodo in cui tutti cercavano la “vera” canzone tradizionale (e anche i Led Zeppelin lo facevano apertamente) e quindi si era venuto a creare un vero e proprio genere di “falsi d’autore”.

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