La deputata grillina che porta in gita 50 persone (a spese nostre)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-12

Succede all’Europarlamento, ed è tutto in regola

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Emiliano Liuzzi sul Fatto Quotidiano di oggi racconta una storia che riguarda l’europarlamentare del MoVimento 5 Stelle Daniela Aiuto, che ha finora portato all’europarlamento 50 persone (su 110 a cui ha diritto ciascun parlamentare) per «fargli meglio conoscere le istituzioni europee»: una gita gratuita, visto che tutte le spese sono a carico dei contribuenti.

La questione è stata anche sollevata e discussa nel consiglio regionale dell’Abruzzo, sua regione d’origine, ma senza grande successo. Appunto perché la norma è molto vaga. Così la ragazza, tra i tanti villeggianti che poteva scegliere, ha preferito l’ex sindaco Pdl di Lanciano Filippo Paolini, al quale la Corte d’Appello de L’Aquila ha appena confermato la condanna per falso ideologico. “È vero, sono andato. Ma non sono più sindaco da tre anni né tesserato del Pdl. Ho votato Daniela Aiuto insieme a tutta la mia famiglia. La conosco per motivi personali in quanto sono l’avvocato del suocero”. Ovvero il padre del marito dell’europarlamentare pentastellata Maurizio Pozzolini, che ha coordinato i Giovani Liberisti Indipendenti della Provincia di Chieti dichiarandosi da sempre vicino alle posizioni del centrodestra. Lui, almeno, non è andato anche perché all’Europarlamento ci sta già in qualità di persona fiduciaria che, a titolo gratuito, faccia da garante per le persone in visita e si occupi dell’organizzatore dei viaggi. Una sorta di assistente.

daniela aiuto movimento 5 stelle 1
Ma lei si difende:

“Non si tratta di‘gite’, ma di giornate di studio all’interno del parlamento stesso per avvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie”. E ancora: “Per quanto riguarda le prime visite già effettuate (50 persone, ndr) ho pensato che si potesse aprire una finestra più ampia sul parlamento per tutto l’Abruzzo. Ho quindi invitato qualche rappresentanza dell’imprenditoria locale, dei professionisti, dei cittadini comuni e, naturalmente, degli attivisti…”.

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