De Bortoli spiega perché non gli piace Renzi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-09-24

In occasione del restyling del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, direttore che mollerà il giornale nel 2015 con l’accordo (si fa per dire) della proprietà, dice quello che gli ronzava nella testa da qualche mese a proposito di Matteo Renzi: Devo essere sincero: Renzi non mi convince. Non tanto per le idee e il …

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In occasione del restyling del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, direttore che mollerà il giornale nel 2015 con l’accordo (si fa per dire) della proprietà, dice quello che gli ronzava nella testa da qualche mese a proposito di Matteo Renzi:

Devo essere sincero: Renzi non mi convince. Non tanto per le idee e il coraggio: apprezzabili, specie in materia di lavoro. Quanto per come gestisce il potere. Se vorrà veramente cambiare verso a questo Paese dovrà guardarsi dal più temibile dei suoi nemici: se stesso. Una personalità egocentrica è irrinunciabile per un leader. Quella del presidente del Consiglio è ipertrofica. Ora, avendo un uomo solo al comando del Paese (e del principale partito), senza veri rivali, la cosa non è irrilevante.

ferruccio de bortoli
E se l’inizio è folgorante, la fine dell’editoriale è ancora più pesante, con l’accenno allo «stantìo odore di massoneria» a proposito del patto del Nazareno, e una risposta tra le righe a chi dice che i poteri forti (o i commentatori dei giornali) di questo paese tifano trojka:

Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica,forse a inizio 2015. Sarebbe opportunoconoscerne tutti i reali contenuti. Liberandoloda vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria. Auguriamo a Renzi di farcela e di correggere incorsa i propri errori. Non può fallire perchéfalliremmo anche noi. Un consiglio: quando si specchia al mattino, indossando una camicia bianca, pensi che dietro di lui c’è un Paese che non vuol rischiare di alzare nessuna bandiera straniera (leggi troika). E tantomeno quella bianca. Buon lavoro, di squadra.

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