Cuffaro ha trovato Dio (ma non la talpa)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-08

Avvenire sbandiera la “conversione” dell’ex presidente siciliano. Ma ci manca ancora qualcosa…

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«In carcere ho ritrovato Dio». Firmato: Totò Cuffaro, detenuto nel carcere di Rebibbia. È una lettera testimonianzache ha sorpreso lo stesso destinatario, il direttore Marco Tarquinio(«Mi ha scosso e commosso»),quella comparsa ieri su Avvenire. Scrive il Corriere della Sera:
L’ex presidente della Regione Sicilia, condannato a 7 anni per favoreggiamento alla mafia, consegna al quotidiano cattolico la sua testimonianza sulla disumanità del carcere ma racconta anche di come abbia ritrovato la fede: «In questo luogo che tenta di far scomparire l’uomo, Lui (Dio,ndr) ci ha svelato la sua dimensione essenziale». Cuffaro usa parole forti: «Lo Stato oggi dà per legge come mandato al carcere questa disumanità, mortificare e far sparire l’io dei detenuti. Ma unavvenimento che ha la forma di incontro può salvare». L’esperienza ha lasciato il segno: «Dentro il deserto del carcere, poveri in mezzo ai poveri, abbiamo capito che è cambiata la nostra storia e la nostra vita».
cuffaro
Sarà. Ma al ritrovamento di Dio da parte di Totò manca ancora un tassello di importanza fondamentale. L’ex presidente della Regione Sicilia è stato condannato definitivamente a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Da gennaio 2011 sta scontando la pena nel carcere romano di Rebibbia.

Secondo il GUP è accertato che abbia fornito all’imprenditore Aiello informazioni fondamentali per sviare le indagini, grazie a una fonte non ancora nota, incontrandolo da solo in circostanze sospette, riferendo che le due talpe che gli fornivano informazioni sulle indagini che lo riguardavano erano state scoperte. Nell’incontro, anche una discussione riguardante l’approvazione del tariffario regionale da applicarsi alle società di diagnosi medica posseduta dall’imprenditore. Aiello ha ammesso entrambi i fatti, Cuffaro afferma soltanto che si sia discusso delle tariffe.(Wikipedia)

Ecco, appunto. Visto che Cuffaro ha trovato Dio, sarebbe anche il caso che spiegasse alla giustizia terrena definitivamente come andò quella vicenda e ci facesse sapere chi era la talpa che lo informò e gli permise di passare le informazioni ad Aiello. Ora che ha trovato Dio dovrebbe essere tutto più facile. O no?

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