Così il M5S ad Anguillara licenzia la giunta votata dagli elettori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-08

Tre assessori si dimettono perché non hanno tempo, raccontano i giornali. Ma non è vero: due sono stati cacciati. Perché, secondo l’accusa della sindaca, non si presentavano al lavoro

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Anguillara Sabazia è un piccolo comune che si trova nei dintorni di Roma. Nel giugno scorso è stata eletta sindaca Sabrina Anselmo, che con 4700 voti ha battuto il rivale Antonio Pizzigallo. Ma da quelle parti da qualche giorno è in atto una divertentissima faida interna nel MoVimento 5 Stelle. Verso la fine della scorsa settimana infatti tre assessori su cinque hanno dato le dimissioni, ufficialmente perché non avevano tempo per svolgere il lavoro. Ma dopo qualche giorno è arrivata la verità: Franco Bernardini, dimettendosi dall’assessorato al centro storico, è l’unico che ha lasciato per ragioni di lavoro. Gli altri due, Giovanni Chiriatti e Franca De Santis, sono stati invece dimissionati. A quanto dicono, a loro insaputa.

Così il M5S ad Anguillara licenzia la giunta votata dagli elettori

«Con l’assegnazione delle ultime deleghe la giunta è ora al completo e può cominciare il suo lavoro a pieno regime». «Ad Anguillara adesso si fa sul serio», si leggeva il 5 agosto nel titolo del comunicato con una frase attribuita alla prima cittadina. In quello stesso giorno Giovanni Chiriatti, vicesindaco della giunta Anselmo, su Facebook raccontava tutta un’altra storia: «Mi trovo in vacanza e apprendo che prima mi sono dimesso e poi sono stato sfiduciato. Sorvolando sulla confusione che regna sovrana all’interno della ormai mia ex compagine mi soffermo sui metodi e sui motivi per il quale sono stato escluso (e NON mi sono dimesso). Sono stato il più votato e grazie alle preferenze degli abitanti del mio quartiere siamo riusciti ad arrivare al ballottaggio, mi preme quindi sottolineare come un’azione del genere fatta in mia assenza sia offensiva non solo nei miei riguardi ma anche e soprattutto nei confronti di chi, conoscendomi, ha dato fiducia alla mia persona e al mio modo di essere. In questo primo mese di attività avevo intrapreso un lavoro che avrebbe portato nel medio e lungo termine il quartiere ad uscire dal l’isolamento in cui si trova da molti anni. Non so se ci sarei riuscito so che ci avrei messo tutto il mio impegno. Al mio posto sembra (non ho ancora ricevuto nessun messaggio ufficiale) sia stata scelta una persona che ha già fatto parte della Giunta Pizzigallo. Evidentemente si è voluto cambiare rotta favorendo il grande sconfitto delle elezioni».

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Il primo status di Giovanni Chiriatti, vicesindaco “dimissionario” di Anguillara Sabazia

Ancora più dura nei confronti della sindaca è Franca De Santis, che per anni ha insegnato nella scuola media S. Francesco, che ha detto all’Osservatore Laziale: “Mi ha chiamato Sara Galea, chiedendomi di presentare le dimissioni. Io le ho risposto che non le avrei presentate, che ho iniziato a lavorare dal primo giorno dopo le elezioni, che ho presentato un progetto alla Regione Lazio di ristrutturazione della scuola media, sto svolgendo il mio lavoro con diligenza. Il Movimento 5 stelle ha vinto anche grazie al nostro impegno in campagna elettorale. Il mio nome, come quello degli altri, cioè Chiriatti e Bernardini era noto da prima delle elezioni. Sono esterrefatta di tutto ciò”.

La replica della sindaca di Anguillara

Il giorno dopo la sindaca di Anguillara, punta sul vivo, replica:

«La verità è che Franca De Santis fin dall’inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall’inizio. Le brevi vacanze, richieste nel momento dell’insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro, hanno fatto riunire il consiglio di maggioranza per decidere cosa fare di questa situazione grave che si stava delineando, anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo: la scelta erronea di un assessore.
L’ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene ed al suo ritorno ha incontrato il capogruppo che gli ha riportato la decisione del consiglio di maggioranza di revocarla, decisione discussa in fase di colloquio per oltre un’ora. L’ex assessore non ha assolutamente compreso la gravità della situazione tendendo solo a minimizzare.
Chiediamo quindi la rettifica sulla sorpresa della revoca e chiediamo anche la rettifica sull’invenzione delle dimissioni che é stata creata di sana pianta dai giornali e non dal comunicato originale dell’amministrazione che era stato opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale.Per quanto riguarda l’ex Vice Sindaco Giovanni Chiriatti, con immenso dispiacere dobbiamo dire che non ha adempiuto alla carica per la quale era stato scelto. Da tempo, circa venti giorni, lamentava di non poter ottemperare al mandato perché contrastava con le richieste del lavoro e della famiglia e ha dato verbalmente le sue dimissioni al consiglio di maggioranza ed al Sindaco lasciando l’amministrazione ed il Sindaco stesso in un momentaneo stato di crisi che è stata gestita dai consiglieri cercando di mediare tra il Sindaco ed il Vice Sindaco.

Anche Chiriatti però torna a replicare alla sindaca: «Ebbene queste ferie erano state comunicate e concordate da tempo. Purtroppo capisco che chi non ha mai lavorato, alzandosi alle 6 per prendere il treno e tornando a casa non prima delle 19, non può capire l’esigenza di un periodo di riposo, necessario anche dopo numerosi accadimenti personali avvenuti negli ultimi mesi, ma non giustifico la mancanza di solidarietà e la spocchiosità di chi si permette di additarmi come irresponsabile. Io credo nel movimento cinque stelle, quello vero però, fatto di persone che collaborano, fatto di unione, trasparenza e verità e proprio per questo avrei voluto parlare prima con la direzione nazionale invece di scrivere comunicati su Facebook, come infatti non sono solito fare ma, come ho scritto precedentemente, tantissime persone mi hanno chiamato chiedendomi di rispondere. Volevo inoltre aggiornarvi sul fatto che anche oggi ho provato a parlare con il sindaco ma i miei tentativi sono risultati vani. Inoltre la cosa che è giusto precisare è che ancora non ho ricevuto nessun documento ufficiale dall’amministrazione e sono sorpreso nel leggere che ieri si è svolta una seduta di giunta ma, evidentemente, la prassi è questa». E l’ex vicesindaco minaccia anche di investire della questione i responsabili nazionali del MoVimento 5 Stelle, come d’altro canto aveva sostenuto di voler fare anche la sindaca. Insomma, un paio di mesi di ordinaria amministrazione. Così i romani non si sentiranno più soli.

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