Cose di cui si dà la colpa a Putin – 2

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-02-04

Il Corriere dell’Oligarchia, citando fonti alpine (chiarissime e incontaminate), riporta oggi che la crisi dell’industria della carta nella piana di Lucca è addebitabile a Vladimir Putin. Per piana di Lucca si intende quella piana alluvionale creata a suo tempo dal fiume Serchio e delimitata dai Monti Pisani a sud e dalle Pizzorne a nord; l’industria …

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Il Corriere dell’Oligarchia, citando fonti alpine (chiarissime e incontaminate), riporta oggi che la crisi dell’industria della carta nella piana di Lucca è addebitabile a Vladimir Putin. Per piana di Lucca si intende quella piana alluvionale creata a suo tempo dal fiume Serchio e delimitata dai Monti Pisani a sud e dalle Pizzorne a nord; l’industria della carta è quell’insieme di ditte che fabbricano carta di vario genere; mentre con Vladimir Putin si indica il multiforme presidente della Federazione russa.

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Pare infatti, argomenta l’autorevole quotidiano, che Putin, forse perché è segretamente una donna, non cachi abbastanza; ciò si è ripercosso con una certa gravità sull’industria lucchese, che vale per il 25% del totale nazionale ma che vanta assoluta preminenza per ciò che concerne la cartapaglia e la carta igienica. A questo proposito il New York Times ipotizza addirittura che, per pura malvagità d’animo e luccofobia, Putin cachi eccome, ma senza poi pulirsi; a questo non ci sono tuttavia conferme, quindi sarà considerato vero.
L’ambasciatore russo nella Repubblica di Lucca, Evgenij Tirinnantsy, ha comunque approntato una mediazione: si tratta di comperare immani quantità di carta e utilizzare per dei bellissimi carri allegorici, i quali sfileranno poi al carnevale di Arcangelo, fra due ali di folla festante composta per lo più di eschimesi, volpi polari, donne ingegnere e altre specie poco conosciute in Occidente.

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