Cosa succede se si sospende il trattato di Schengen

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-06-11

Lega Nord, Casa Pound e MoVimento 5 Stelle chiedono la sospensione del trattato di Schengen per difendere l’Italia dall’immigrazione che proviene da paesi al di fuori dell’area Schengen. Ma sì, chiudiamo le frontiere con i paesi della UE così ce li teniamo tutti noi. Che idea geniale raga

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A quanto pare ci sono dei politici italiani che pensano che la sospensione del trattato di Schengen sia la strada da percorrere per “salvare” l’Italia dall’invasione degli immigrati e far capire ai nostri soci dell’Unione Europea che abbiamo le palle. È successo infatti che Salvini e Casa Pound da una parte e Grillo dall’altra abbiamo proposto di sospendere Schengen. Il motivo? Secondo il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, lo sta facendo anche la Francia. Per Grillo invece è la Germania ad aver iniziato questo percorso (fino al 15 giugno), usando la “scusa” del G7 e noi chi siamo, i figli della serva?

Gli imbecilli non sono solo su Internet (fonte: Facebook.com via Siamo la gente, il potere ci temono)
Gli imbecilli non sono solo su Internet (fonte: Facebook.com via Siamo la gente, il potere ci temono)

COSA DICE IL TRATTATO DI SCHENGEN?
Per amor di precisione intanto è bene ricordare che anche l’Italia ha sospeso Schengen dal 14 al 21 luglio 2001, durante il G8 di Genova e dal 28 giugno al 15 luglio 2009 in occasione del summit degli otto grandi dell’Aquila, quindi Grillo farebbe bene a mettere da parte il complottismo e a basarsi sui fatti. Ad esempio quelli riguardanti il contenuto degli accordi di Schengen. Il trattato di Schengen sostanzialmente dice che:

Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita. Gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un’unica frontiera esterna. Entro tale spazio si applicano regole e procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richieste d’asilo e controlli alle frontiere. Contestualmente, per garantire la sicurezza all’interno dello spazio di Schengen, è stata potenziata la cooperazione e il coordinamento tra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie. La cooperazione Schengen è stata inserita nel quadro legislativo dell’Unione europea (UE) attraverso il trattato di Amsterdam del 1997.

All’interno dell’area Schengen i cittadini dei paesi aderenti al trattato possono circolare liberamente. Avete presente quando prendente l’aereo e all’arrivo ci sono due file, una per i cittadini UE (che devono mostrare solo la Carta d’Identità) e una per gli altri che invece hanno bisogno del passaporto e del visto? Ecco, quella cosa lì. Cosa prevede il trattato di cooperazione che Lega Nord, Casa Pound e Movimento 5 Stelle vorrebbero sospendere? Cose come queste:

Le norme principali adottate nel quadro di Schengen prevedono tra l’altro:
-l’abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere interne;
-un insieme di norme comuni da applicare alle persone che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri UE;
-l’armonizzazione delle condizioni di ingresso e delle concessioni dei visti per i soggiorni brevi;
-il rafforzamento della cooperazione tra la polizia (compresi i diritti di osservazione e di inseguimento transfrontaliero);
-il rafforzamento della cooperazione giudiziaria mediante un sistema di estradizione più rapido e una migliore trasmissione dell’esecuzione delle sentenze penali;
-la creazione e lo sviluppo del sistema d’informazione Schengen (SIS).

spazio Schengen
Vedete la Libia da qualche parte voi? No. E allora cosa c’entra Schengen? (fonte: http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/e-library/docs/schengen_brochure/schengen_brochure_dr3111126_it.pdf)

 
COSA C’ENTRA SCHENGEN CON GLI IMMIGRATI?
Ovviamente il trattato di Schengen non c’entra nulla, soprattutto perché i migranti provengono tutti da paesi al di fuori dell’area Schengen. Ma siccome ai populisti l’Europa non va giù è una buona scusa per buttare in caciara una questione che invece dovrebbe essere affrontata seriamente anche dalle oppposizioni. Grillo scrive che gli effetti di Schengen:

sono devastanti per i Paesi della UE che si affacciano sul Mediterraneo in quanto le migrazioni arrivano da Sud e al massimo da Est. Nessun barcone fa la circumnavigazione d’Europa per approdare in Svezia o in Germania. Il flusso migratorio si concentra in particolare in Italia dove il riconoscimento dello status di profugo richiede mesi se non anni quando viene fatto ricorso e questo i clandestini lo sanno bene. Di questa situazione i Paesi del Nord Europa sono beneficiari, mentre l’Italia, anche grazie a ministri imbelli come Alfano e Gentiloni, ne paga tutte le conseguenze.

LOL WUT? Allora l’unica soluzione per non avere una frontiera nel Mediterraneo sarebbe quella di spostare fisicamente l’Italia al di fuori dell’area mediterranea. Sospendere Schengen significherebbe avere più frontiere da controllare (quelle interne ai paesi europei) e non meno. Nessuno poi fa notare a Salvini, Grillo e Maroni che la Libia non ha mai aderito agli accordi di Schengen, quindi non esiste alcun trattato che consenta la libera circolazione delle persone tra la frontiera libica e quella italiana. Grillo continua a dire che in Europa siamo tra i pochi a rispettare Schengen, ma è da prendere sul serio un’affermazione del genere? Qualcuno ha provato di recente ad uscire dall’Italia per recarsi in un Paese dell’Unione Europea? La sospensione dell’accordo di Schengen avrebbe come risultato immediato che per i cittadini UE sarà più difficile entrare in Italia e per chi si trova in Italia sarà più difficile uscire per andare in un altro paese della UE. Ma adesso arriva il bello: per i migranti, che non entrano in modo regolare nel nostro Paese le cose non cambiano di una virgola, anzi sarà un ottimo modo per tenerci in casa chi è già sbarcato sulle nostre coste. Poi cosa succederà nel magico mondo dei populisti italiani? Probabilmente quello che spiega l’esperta di gentismo Violetta Bertini sulla pagina Facebook di Siamo la Gente il Potere ci Temono:
schengen gentismo
La proposta di Grillo è ancora più divertente: propone di esaminare le richieste d’asilo direttamente nei paesi di provenienza dei profughi i quali si dovrebbero presentare negli uffici consolari e nelle ambasciate per ottenere il visto d’ingresso. Ora fermiamoci un attimo a pensare: scappi da un paese in guerra, gli uffici consolari sono generalmente nelle capitali o nelle grandi città, ti devi recare nelle aree a maggior rischio e sperare che il personale dell’ambasciata italiana nel frattempo non sia stato fatto tornare in Italia (perché appunto c’è la guerra). Geniale.

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