Cosa mangiano i profughi?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-03-31

Gli italiani, fomentati da una certa parte politica, sono ossessionati dal menù e dalla qualità dei pasti “regalati” ai migranti. Ma per capire certi comportamenti è bene dare uno sguardo oltre confine e vedere come sono “nutriti” i rifugiati al loro arrivo in Europa

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Ci sono due cose che stanno davvero a cuore ai popoli europei: perché i migranti hanno tutti il telefonino? Cosa mangiano i migranti “a nostre spese” quando li ospitiamo negli accoglienti campi profughi allestiti in giro per l’Europa? Alla prima domanda abbiamo risposto qui. Oggi invece parliamo del menù dei migranti in Grecia.

Le associazioni che distribuiscono cibo

A Idomeni opera un’organizzazione di volontari, la Aid Delivery Mission, che si occupa della preparazione dei pasti per le migliaia di persone che ancora affollano il campo situato nei pressi del confine macedone. L’ADM è intervenuta perché il governo greco non è in grado di fornire il cibo ai rifugiati ed opera in loco con cucine da campo e l’aiuto dei volontari. Non si tratta certo di un menù gourmet ma del minimo indispensabile per sopravvivere. Non solo alle persone del campo ma anche per quelle centinaia di “immigrati illegali” che non avendo diritto all’asilo e non potendo fare richiesta per essere riconosciuti come rifugiati politici sono costretti a vivere nei boschi e nelle campagne circostanti senza il – minimo – supporto vitale fornito dalle autorità greche in questo periodo di emergenza. Se pensate che l’attività dei volontari sia facile e ben vista dalla polizia greca vi sbagliate, a quanto pare qualche tempo fa un’abitazione utilizzata da ADM è stata perquisita dalla polizia.
cibo rifugiati patate muffa - 1

L’esercito greco e il cibo avariato

Altrove la situazione è decisamente peggiore. A denunciarlo è un’altra associazione di volontari che offre assistenza ai migranti, la rete spagnola SOS Refugiados che su Twitter ha pubblicato una foto di una porzione di patate con la muffa distribuita dall’esercito greco ai migranti in attesa al porto del Pireo dove oltre cinquemila migranti sono trattenuti all’interno del terminal passeggeri. La situazione disperata dei migranti è stata denunciata nei giorni scorsi da Human Rights Watch che ha lanciato un appello al governo greco e alle autorità dell’Unione Europea per potare sollievo e beni di prima necessità alle migliaia di persone che affollano il campo improvvisato e dove la distribuzione di cibo è affidata principalmente ad associazioni di volontari. Nei giorni scorsi a causa della scarsità di cibo, delle precarie condizioni igienico sanitarie e della promiscuità cui sono costretti gli “ospiti” al Pireo è anche scoppiata una rissa tra profughi di origine afgana e sirana. Al campo di Koutsochero nei pressi di Larissa, nella Grecia centrale le cose non vanno meglio, questa è la distribuzione del cibo, gettato direttamente tra la folla da una tenda. Un video che ha causato un certo imbarazzo al governo greco che si è dovuto affrettare a smentire che i migranti nel campo venissero trattati come animali.

Scene simili si erano viste nel settembre scorso all’interno del campo di Roszke al confine tra Ungheria e Serbia

Questa è la situazione nella quale è intervenuto l’accordo Ttra UE e Turchia per la gestione dei flussi migratori. Un accordo che, secondo Medici Senza Frontiere, non fa altro che trasformare i campi e i centri accoglienza greci in veri e propri centri di detenzione per disperati.

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