Cosa c'è dietro il miracolo della Spagna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-28

Minori redditi da lavoro e spesa in deficit: le componenti del miracolo di Rajoy

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Otto trimestri consecutivi di crescita del prodotto interno lordo. Dopo lo scoppio della bolla immobiliare nessuno avrebbe scommesso un euro sulla Spagna, eppure Madrid può festeggiare un aumento del 3,1% del PIL rispetto al secondo trimestre 2014 che certifica che l’economia spagnola va molto meglio della media UE e continua a crescere. Il Corriere della Sera spiega oggi cosa c’è dietro il miracolo della Spagna:

La «primavera spagnola» la spiega a suo modo Juan Ramón Rallo, un giovane economista iberico molto apprezzato per le sue analisi sulle reti generaliste e socio fondatore del think tank d’ispirazione liberal «Juan de Mariana»: «Sta cambiando il nostro modello produttivo: meno finanza e immobiliare, più industria e turismo». Complice la riforma del mercato del lavoro targata Rajoy – che ha abbassato i redditi e alzato la produttività – è ripartita anche l’occupazione (anche se il tasso dei senza lavoro veleggia ancora attorno al 22%) con 477 mila posti in più in un anno. La logica dello scambio capitale-lavoro può essere sintetizzata così: il governo guidato dai Popolari ha smobilitato la contrattazione collettiva creando i «new jobs».
Giovani assunti con condizioni reddituali peggiori rispetto a chi era già nel ciclo produttivo. Con contratti ispirati al mantra della flessibilità. In cambio sono ripartite le assunzioni, trainate anche dagli investimenti diretti dall’estero. Ad esempio qui ha scommesso la manifattura tedesca. Non è un caso che alcuni grandi marchi dell’automotive abbiano trovato più conveniente avviare degli impianti in Spagna preferendola all’Est Europa.

Insomma, il primo ingrediente è quello che conoscono un po’ tutti dalla trojka in poi: peggiorare le condizioni del mercato del lavoro con minori redditi e maggiore flessibilità. Anche l’altro lo conosciamo piuttosto bene: un maggiore disavanzo pubblico, al 5,6% nel 2014, senza alzare le tasse, per sostenere i consumi, che contribuiscono così con un +3,3% alla crescita del prodotto interno lordo. Chi se lo sarebbe mai aspettato, eh?
 

dietro il miracolo spagna
La crescita spagnola negli ultimi otto trimestri (Corriere della Sera, 28 agosto 2015)

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