«Con una ventina di franchi tiratori nessun problema black bloc a Milano»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-05-04

Un meraviglioso scritto del Giornale a firma di Livio Caputo ci rivela in quali misere condizioni versa oggi l’editoria italiana: Mi è allora venuto in mente che cosa, a mio avviso, sarebbe stato possibile fare per evitare che i black bloc compissero lo scempio che hanno compiuto. Sparargli alla testa, sono d’accordo, non era una …

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Un meraviglioso scritto del Giornale a firma di Livio Caputo ci rivela in quali misere condizioni versa oggi l’editoria italiana:

Mi è allora venuto in mente che cosa, a mio avviso, sarebbe stato possibile fare per evitare che i black bloc compissero lo scempio che hanno compiuto. Sparargli alla testa, sono d’accordo, non era una buona idea: i morti, quando è possibile, è meglio evitarli anche in circostanze eccezionali come questa. Ma se le forze dell’ordine avessero appostato, sui balconi o sui tetti delle strade in pericolo una ventina di FRANCHI TIRATORI, di quelli che centrano un bersaglio anche a 500 metri di distanza (“celebrati” anche da un recente film americano) e avessero dato loro disposizione di sparare alle GINOCCHIA o ai PIEDI dei più esagitati mentre compivano i loro misfatti, si sarebbero potute evitare le distruzioni cui abbiamo dovuto assistere senza scatenare la guerra. Sono cioè convinto che, dopo due o tre centri, gli altri rivoltosi si sarebbero affrettati a battere in ritirata, e non avendo neppure il tempo di liberarsi del loro armamentario dietro una cortina fumogena, avrebbero potuto essere in buona parte arrestati.

Mannaggia, bastavano una ventina di killer di quelli che fanno vedere alla tivvù e non ci sarebbero stati problemi a Milano. Vedi a pensarci prima, alle volte.
livio caputo

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