«Con Bianca Berlinguer il Tg3 come Ripubblica.it»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-03

Una lettera amara, che racconta dall’interno il declino del gloriosoTg che, dopo sei anni di direzione Berlinguer, vive una lenta agonia

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Il Giornale pubblica oggi una lettera di un redattore del Tg3 di Bianca Berlinguer indirizzata al direttore. La lettera è ovviamente anonima:

Sei anni di questa Direzione hanno prodotto la più grande fuga di colleghi nella storia delTg3. Abbiamo perso ottime professionalità e, tra quelli che non hanno scelto la fuga, molti sono stati emarginati e umiliati, come il compianto Santo Della Volpe. Il collega Piro, nel solito, deprimente silenzio della redazione, solleva una questione legittima, ma forse il tempo è scaduto. Se Dio vuole (o Allah, Buddha, Shiva o chi preferite), la prossima settimana avremo un nuovo Cda, mi auguro composto, questa volta, da persone competenti. E tra non molto avremo un nuovo Direttore, mi auguro provvisto, questa volta, di grande spessore umano, oltre che professionale. Il Tg3 va incontro ad una epocale riorganizzazione redazionale della Rai con un bilancio a dir poco disastroso.

bianca berlinguer

Alcuni miei amici,ottimi colleghi della carta stampata, ironizzano sul nostro vezzo di dare spesso le notizie del giorno prima, ma anche nei nostri corridoi si ride di questa bizzarra usanza. Gli esempi più recenti e vistosi sono la sentenza sulla strage di Brescia e la clamorosa scoperta della Nasa. Forse il Cdr avrebbe dovuto già da tempo indire un referendum redazionale per cambiare nome al Tg3. Avremmo potuto chiamarlo: Ripubblica.it, oppure «È già ieri». Le notizie, spesso, le facciamo decantare, come il Brunello. Intanto nelle ultime due settimane l’ascolto medio delle 19 si è avvicinato all’8% e Linea notte è sprofondata sotto il 4 (e tanto per dire, stasera alle 19 ennesima intervista a Gasparri, che l’altro ieri era ospite anche, per l’ennesima volta, di Linea notte, e poi trovatemi un buon motivo per guardare Tg3 e Linea notte!).

Cito solo le due edizioni che stanno più a cuore a questo direttore che non disdegna di condurle ogni volta che può. Mi chiedo: se una collega si preoccupa solo della conduzione, è proprio necessario che si faccia nominare anche Direttore? Purtroppo anche questa domanda, molto diffusa in redazione, arriva a tempo scaduto. Il Tg3 avrebbe meritato un epilogo meno imbarazzante. Buone vacanze a tutti.

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