Clelia Logorelli: la dirigente di Eur SPA accusata di corruzione

di Luca Conforti

Pubblicato il 2015-10-30

Nuovo arresto nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale: ai domiciliari è finita Clelia Logorelli, 50 anni, dirigente preposto al Settore verde di Eur Spa, accusata di corruzione. La misura restrittiva, disposta dal gip di Roma, è stata eseguita stamani dai carabinieri del Ros. Secondo l’accusa la Logorelli – in concorso tra gli altri con Salvatore Buzzi, il …

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Nuovo arresto nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale: ai domiciliari è finita Clelia Logorelli, 50 anni, dirigente preposto al Settore verde di Eur Spa, accusata di corruzione. La misura restrittiva, disposta dal gip di Roma, è stata eseguita stamani dai carabinieri del Ros. Secondo l’accusa la Logorelli – in concorso tra gli altri con Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative – nella sua qualità di dirigente preposto al Settore verde di Eur Spa, responsabile parchi e giardini, avrebbe compiuto atti contrari ai doveri di uffici in cambio di uno “stipendio” mensile pari a 2.500 euro. Denaro che avrebbe ricevuto a più riprese da Buzzi, amministratore delle cooperative riconducibili al gruppo criminale capeggiato da Massimo Carminati. I fatti si sarebbero verificati, secondo gli accertamenti dei carabinieri del Ros, tra il dicembre 2013 e il novembre 2014.

La Logorelli è accusata di aver preso dal ras delle cooperative Salvatore Buzzi 2.500 euro al mese. Nell’ordinanza che dispone la misura cautelare il gip contesta il reato di corruzione e scrive: “Perché, in concorso con Salvatore Buzzi ed Emilio Gammuto, Logorelli nella sua qualita’ di dirigente preposto al settore verde di Eur Spa, responsabile parchi e giardini, dunque incarico di pubblico servizio, per la vendita della sua funzione e per il compimento di atti contrari ai doveri del suo ufficio, riceveva somme di denaro in contanti, (pari a euro 2.500,00 mensili), a piu’ riprese, da Buzzi, amministratore delle cooperative riconducibili al sodalizio capeggiato da Massimo Carminati, anche per il tramite del proprio collaboratore Gammuto. Con l’aggravante per Buzzi e Gammuto di aver agito al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso diretta da Carminati”. Fatti che per gli inquirenti si sarebbero svolti a in Roma “in epoca compresa tra il dicembre 2013 e il novembre 2014”. La dirigente è stata sospesa dall’azienda. “Si è fatta comprà subito”, dice Salvatore Buzzi in una conversazione intercettata il 12 dicembre 2013. Buzzi si trova in auto insieme ad una sua collaboratrice. Questo un passaggio di una sua frase intercettata dal Ros, così come riportato negli atti dell’inchiesta: “allora sono andato… a fare i regali per Dino, 6.000 euro di vino… poi sono andato… all’EUR a parl…., a compramme…quella che mi controlla… niente, si è fatta comprà subito.. poi sono andato in Ama a parlà con il Direttore generale, poi in Ama con il Direttore delle strategie…”. Secondo gli inquirenti Buzzi fa riferimento alla Logorelli quando dice “si è fatta comprà subito”: un termine, annotano gli investigatori, “sovente utilizzato da Buzzi per indicare dazioni di denaro a pubblici ufficiali”.

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