Cet1: cosa sono gli stress test

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-30

In base alle regole messe a punto nell’ Accordo di Basilea dalle principali banche centrali europee, nel Vecchio Continente una banca per essere considerata in salute deve esprimere un Cet1 almeno del 10,50% in tempi normali, e superiore a 5,5% in tempi difficili

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La parola chiave è “Cet1”. Significa letteralmente Common Equity Tier 1, e nel linguaggio finanziario indica il parametro che misura la solidità di una banca. Il Cet1 è il numero che indica in termini percentuali il rapporto tra il capitale di una banca e le sue attività ponderate per il rischio. In altri termini, semplicisticamente, il rapporto tra quanti soldi una banca ha in cassa e quanti ne ha prestati, come, a quali condizioni, con quali margini di rischio. Più è alto il numero del Cet1, più una banca è solida. In base alle regole messe a punto nell’ Accordo di Basilea dalle principali banche centrali europee, nel Vecchio Continente una banca per essere considerata in salute deve esprimere un Cet1 almeno del 10,50% in tempi normali, e superiore a 5,5% in tempi difficili, di fronte cioè a scenari negativi che si dovessero protrarre per anni (in questo caso fino al 2018). Gli stress test a cui l’Eba ha sottoposto 51 istituti europei sono serviti appunto a “misurare” la loro salute sotto sforzo.

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I risultati degli stress test della BCE (Repubblica, 30 luglio 2016)

Cet1: cosa sono gli stress test

Gli stress test sono delle simulazioni finanziarie utili per valutare la riserva di capitale delle banche. Ipotizzano cioè, su iniziativa degli organismi di vigilanza (in questo caso l’Eba, European Banking Authority) alcuni scenari possibili in cui può venire a trovarsi un Paese: il tasso di disoccupazione cresce a una certa percentuale; il pil cala di una certa percentuale; il livello dei consumi scende al tot %, e questa situazione perdura per anni. Sulla base di questi (e molti altri) indicatori negativi, quale sarebbe la capacità della singola banca di reggere ad uno sforzo così prolungato? Gli stress test rispondono a questa domanda. Le banche italiane sottoposte agli stress test dell’Eba sono state cinque (Intesa, Unicredit, Ubi, Banco Popolare, Mps) e in quattro su cinque hanno superato l’esame. La sola Mps è risultata troppo fragile per reggere a uno scenario negativo, ed è stata bocciata (Cet1 a -2,23% nel 2018 di fronte a uno scenario “avverso”). In generale, però, il sistema bancario italiano è risultato godere di uno stato di salute migliore della media europea, con Banca Intesa addirittura tra le migliori d’Europa (Cet1 a 10,24% nel 2018, scenario “avverso”). Per il sistema Italia – ha commentato Bankitalia – “un risultato soddisfacente nonostante la severità dell’esercizio”.
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