La Cassa depositi e prestiti, Mediobanca e il caso Telecom

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-10-07

L’editoriale di Daniele Manca sul Corriere della Sera

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C’era una volta Mediobanca a occuparsi dei casi più spinosi del capitalismo italiano. Ora non c’è più, ragiona Daniele Manca sul Corriere della Sera oggi, ed è un peccato che a sostituirla sia chiamata la Cassa Depositi e Prestiti, anche in casi come quello di Telecom, che dopo la fine di Telco (leggi Almanacco dei poteri forti per saperne di più) si trova ad essere «terra di scorribande»:

Dovremmo però dirci con estrema chiarezza che qualsiasi idea di grande gruppo italiano, qualsiasi speranza di avere una politica industriale in Italia, passa per la super pubblica Cassa depositi e prestiti. Nelle sue casseforti sono custodite le partecipazioni che permettono al Tesoro di controllare di fatto Eni, Enel, Snam, Terna oltre a innumerevoli altre società attraverso il Fondo strategico che è andato affiancandosi ai privati, sempre a sua volta costituito dalla Cassa. È il segno più evidente della sconfitta di quell’idea che negli Anni 90 anche in Italia si era fatta strada alimentando la speranza che privati e imprenditori potessero essere partecipi e protagonisti della svolta liberale e di mercato in questo Paese. È la resa, si spera non definitiva,alla sempre più forte presenza dello Stato nell’economia.

Vengono da dire due cose. La prima è che la terra di scorribande che descrive Manca è proprio il riflesso della presenza di quel mercato di cui Manca stesso lamenta l’assenza. Certo, la differenza tra quello che Manca scrive e quello che intende è che qui il problema è che si scannano spagnoli e francesi. Ovvero, non italiani. Il che costituisce motivo di shock per chi è un nostalgico di Mediobanca; è invece la perfetta normalità per chi si è accorto del declino del capitalismo italiano, cominciato ben prima della crisi e a cui quest’ultima ha solo dato il colpo di grazia. La seconda cosa è collegata: la “sempre più forte presenza dello Stato nell’economia” è oggi il metodo utilizzato da alcuni paesi, a torto o a ragione, per uscire dalla crisi. Proprio perché giustamente Manca ricorda che c’è il mercato, che sarebbe la resa definitiva eccetera, facciamo che i soldi della CdP, se servono, vadano a salvare i cittadini, e non qualche imprenditore dai pochi soldi e dalle tante ideone su come gestire Telecom*.
* sì, vale anche per Mediaset.

Leggi sull’argomento: Il coma profondo del capitalismo italiano

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