Casaleggio licenzia Messora

Claudio Messora era il braccio armato (di videocamera) del Movimento 5 Stelle in Europa. Il suo staff di comunicazione è stato sciolto, a quanto scrive l’AdnKronos, da Gianroberto Casaleggio in accordo con Beppe Grillo: i quindici componenti – tra cui videomaker, grafici, fotografi – assunti a inizio luglio sono stati tutti licenziati. La decisione sarebbe stata presa nei giorni scorsi e comunicata oggi, dopo un’estate di lunghi scontri tra gli europarlamentari e lo staff, considerato dai primi una diretta emanazione di Beppe e Gianroberto. Fino allo scioglimento di oggi, deciso a quanto pare dopo telefonate e tentativi di mediazione andati a vuoto. Sempre l’AdnKronoscit,  uno dei 17 eletti, che dice anonimamente «non andranno tutti a casa, valuteremo i curricula e terremo i migliori; ma bisogna tagliare i costi e allontanare le persone che non hanno lavorato bene. Per farlo era necessario sciogliere l’intero gruppo». Ma cosa era successo in questi mesi e perché la situazione si è andata deteriorando fino all’esplosione di oggi?
 
CLAUDIO MESSORA ALL’EUROPARLAMENTO
Di Messora era stata chiesta la testa già il 12 agosto scorso. Tutto nasce dall’impegno firmato dai candidati grillini all’europarlamento prima delle elezioni europee. Secondo il patto autenticato da un notaio gli eletti avrebbero dovuto affidare la comunicazione a un gruppo di lavoro scelto dalla Casaleggio Associati (quello guidato da Claudio Messora), pagarne gli stipendi attraverso il fondo per i collaboratori (ognuno dei 17 europarlamentari ha assunto due persone). Infine, devolvere mille euro per il funzionamento di quel gruppo. Solo che quei soldi, come si raccontava sui giornali quest’estate, non sono mai arrivati. Perché?

Non conferma la diversità di vedute sul gruppo di comunicazione, anche se dice: «Io sono uno stakanovista, lavoro 16 ore al giorno, ognuno di noi ha una visione diversa di come deve funzionare una struttura, ma rispetteremo l’impegno, evitando di far sorgere problemi». Alla riunione del 12 agosto c’era anche lui: «Si è parlato solo della linea operativa per i prossimi mesi, su cosa spingere di più comunicativamente. Nient’altro». I militanti vicini a Messora non la pensano così: la voce è che gli europei vogliano far da sé, che considerino perdente la linea comunicativa a 5 stelle

Le dimissioni erano state chieste in occasione dell’incontro segretissimo organizzato nella sede della Casaleggio & Associati, dove erano stati visti arrivare prima gli europarlamentari Ignazio Corrao e David Borrelli accompagnati da Filippo Pittarello, poi Davide Casaleggio, infine Claudio Messora. I vertici «europei» del Movimento si erano trovati ufficialmente per discutere di strategie e questioni interne. Ufficiosamente gli scontri per la comunicazione erano già venuti fuori. Anche se a giugno erano stati vigorosamente smentiti dai 17 eurodeputati in una lettera comune pubblicata sul blog di Grillo. E Messora?
 
DARE IL SILENZIO COME SPIEGAZIONE
Nessuna risposta, nessuna polemica, e «no comment» in relazione alla decisione di oggi. Il comunicatore ha rarefatto le sue comparsate su Twitter da quando ha «iniziato l’avventura» come diceva lui di 5 Stelle Europa:

Sulla sua pagina Facebook venivano di volta in volta presentate soltanto le iniziative del MoVimento 5 Stelle Europa, con poche parole e con poco trasporto e impegno rispetto al frequentatore assiduo di social network che si conosceva prima dell’avvento del posto pubblico.

Leggi sull’argomento: Lo staff di Messora sciolto da Casaleggio?

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