Carlo Verdone e Barbara D'Urso nei Panama Papers

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-07

Anche l’attore e la presentatrice tra gli utilizzatori dello studio per società offshore? Lui smentisce, lei spiega

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Nel numero in edicola domani, il settimanale L’Espresso cita l’attore romano Carlo Verdone e Barbara D’Urso, presentatrice Mediaset. La notizia arriva mentre la Procura di Roma valuta l’apertura di un’inchiesta sul caso.

Verdone sarebbe stato titolare di una offshore registrata a Panama, Athilith Real Estate. Athilith è arrivata presto al capolinea. Registrata nel 2009 è stata liquidata nel 2014. Tra gli italiani citati nell’archivio dello studio legale Mossack Fonseca, ecco poi la D’Urso. Maria Carmela D’Urso, nome all’anagrafe della presentatrice, risulta “director”, cioè amministratrice, della società Melrose street ltd, registrata nel 2006 alle isole Seychelles. Da agosto 2012 i documenti contabili di Melrose Street ltd sono stati conservati presso il domicilio della conduttrice tv. I legali della D’Urso hanno reagito alle prime indiscrezioni che ieri pomeriggio sono comparse sul sito del settimanale. «Siamo di fronte a informazioni lacunose», è la tesi degli avvocati. Quella società «è stata aperta per un’operazione immobiliare che la signora D’Urso intendeva compiere in Costa Azzurra». Un’operazione che poi non si è concretizzata, e quindi Melrose è stata chiusa.

barbara d'urso domenica live panarello
In base ai documenti dell’archivio Mossack Fonseca, la offshore delle Seychelles è stata liquidata alla fine del 2014:

I nuovi nomi pubblicati da L’Espresso vanno ad aggiungersi a quelli anticipati già domenica scorsa dal sito del settimanale, come Luca Cordero di Montezemolo, il pilota Jarno Trulli, il manager Donaldo Nicosia. Il settimanale ha dato anche conto del coinvolgimento di due grandi gruppi finanziari come Unicredit e Ubi banca, entrambi negli anni scorsi in rapporti d’affari con lo studio Mossack Fonseca. Il quotidiano inglese The Telegraph scrive poi che – nell’elenco delle personalità legate alle società dei paradisi fiscali – compaiono anche il figlio dell’ex premier britannico Margaret Thatcher, Mark; l’attivista e seconda moglie di Paul McCartney, Heather Mills; e l’ex maggiordomo della principessa Diana, Paul Burrell. Il figlio della Thatcher è citato come beneficiario di una società con patrimoni immobiliari alle Barbados. Heather Mills si separò dal Beatle nel 2008 dopo un accordo da 30,37 milioni di euro e mantenne circa il 10% delle azioni della Water 4 Investment (Isole Vergini). Mills ha ammesso di aver investito circa 1,25 milioni in una «compagnia che voleva utilizzare alghe al posto del pesce, per produrre Omega 3. Posso dire con la mano sul cuore che sono una contribuente onesta», ha affermato.

Ma Verdone smentisce tutto:

“Il nome di Carlo Verdone e’ stato inserito nell’articolo de “L’Espresso” sui fatti di Panama dopo che il giornalista aveva chiesto, anticipatamente, al suo legale avvocato Felice d’Alfonso del Sordo un previo commento sulla notizia che sarebbe uscita. Affermava il giornalista, Stefano Vergine, che la notizia era basata su documenti: di essi tuttavia e’ stata negata la visione, benche’ richiesta dal legale”. E’ quanto si legge in una nota di Carlo Verdone e dei suoi legali. “Pertanto – prosegue la nota – e’ ignoto su quali fatti e circostanze l’articolista si sia basato e finche’ i documenti non saranno mostrati anche agli altri professionisti incaricati (Avvocati Antonio Conte e Tognozzi), l’accostamento di Carlo Verdone ai fatti pubblicati su “L’Espresso” non e’ e non sara’ credibile, anche perche’ Carlo Verdone non e’ titolare di nessun conto o proprieta’ all’estero, neanche per interposta persona. Naturalmente Carlo Verdone tutelera’ la propria rispettabilita’ in tutte le sedi giudiziarie”.

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