Cara casa, quanto ci costi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-08

Le famiglie italiane in difficoltà con il pagamento delle spese per la casa sono circa 3 milioni, l’11,7% del totale. Il costo dell’abitazione arriva ad incidere oltre il 40% sul totale del reddito in alcune regioni

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Tre milioni in crisi. L’Istat ha presentato una relazione durante le audizioni in Parlamento sulla legge di Stabilità. Un documento che contiene la fotografia di un Paese ancora in crisi sul tema “casa”, punto chiave anche della manovra. Qualche dato. Le famiglie italiane in difficoltà con il pagamento delle spese per la casa sono circa 3 milioni, l’11,7% del totale. Questa la stima dell’Istituto di statistica con i dati relativi al 2014. In particolare, il 10,2% delle famiglie si è trovata in ritardo con i pagamenti delle bollette, tra le famiglie in affitto il 16,9% si è trovata in arretrato con il pagamento, mentre il 6,3% dei nuclei con il mutuo da pagare si è trovato in arretrato con la rata. Un’infografica del Corriere della Sera riepiloga gli incassi dello Stato per gli immobili su dati dell’Agenzia delle Entrate negli anni 2012, 2013 e 2014 e la percentuale destinata alla spesa per la casa sul totale mensile delle famiglie italiane.

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L’infografica su quanto costa l’abitazione (Corriere della Sera, 8 novembre 2015)

Spiega l’articolo di Corinna De Cesare:

Solo nel 2014 lo Stato ha incassato, tra Tasi, Imu e imposte sulle locazioni 42,1 miliardi di euro. Ora sparirà la Tasi sulla prima casa ma nel frattempo tra il 2012 ed il 2015 la Tari, la tassa sui rifiuti, nelle grandi città è aumentata mediamente del 24,1%. Tanto da esser definita, per alcuni, il vero incubo degli italiani. «Bisogna però tenere in considerazione una cosa — spiega Carlo Garbarino, tributarista e professore dell’Università Bocconi — un conto sono i carichi fiscali che gravano sugli immobili, un altro sono quelli non fiscali come le bollette e le spese ordinarie. La cancellazione della Tasi è una buona notizia, anche se non è detto che vada a influenzare i consumi e la spesa delle famiglie. Negli ultimi anni, chi in un modo e chi nell’altro, sono riusciti a farcela odiare questa imposta sulla casa. Le tasse non piacciono a nessuno ma da noi sono stati fatti talmente tanti pasticci che c’era più di un motivo per cui fosse giusto eliminarla».

Le categorie di famiglie maggiormente interessate dal problema sono quelle della fascia di reddito più povero (29,2% sono state in arretrato con le spese per la casa, pari a 1 milione e 505mila famiglie) e, più in generale, quelle in affitto (27,6%, 1 milione e 320mila) o quelle gravate da un mutuo per la casa (14,8%, 561mila). Le spese per l’abitazione (si va dal condominio al riscaldamento, le bollette, la manutenzione ordinaria, affitto o mutuo) costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare. Nel 2014 – riporta l’Istat – l’esborso medio di una famiglia per queste spese è stato di 357 euro mensili, a fronte di un reddito netto di 2.460 euro mensili, con un peso del 14,5%. Ancora una volta ci sono differenze tra le regioni. Le spese sono più onerose al Nord (15,2%) e nei comuni centri di aree metropolitane (16,1%).

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