Canone RAI in bolletta, come funziona l'esenzione

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-13

Chi ha diritto all’esenzione? Quando si paga? Il consiglio dell’Unione Nazionale Consumatori è quello di non fare autocertificazioni improvvisate e anticipate

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Fino all’anno scorso a gennaio la Rai ci bombardava di pubblicità per ricordarci di pagare il Canone entro il 31 gennaio, pena il pagamento di una “piccola sovrattassa” semmai avessimo dovuto ritardare il pagamento di quella che è una delle tasse più odiate dagli italiani. Quest’anno invece non ci sarà alcun bisogno di pagare il bollettino Rai, anzi, il bollettino non verrà nemmeno recapitato perché grazie ad una nuova e annunciata norma il Canone verrà fatto pagare con la bolletta elettrica. La trovata è naturalmente dovuta al fatto di cercare di limitare l’evasione, sembra infatti che il tasso di evasione si aggiri intorno al 27%.
canone rai bolletta luce 2

Chi ha diritto all’esenzione

Dal momento che la disdetta per l’anno 2016 doveva essere inviata entro il 31 dicembre 2015 resta in ogni caso possibile fare richiesta di esenzione, come previsto del resto dalla Legge di Stabilità 2016. I casi di esenzione riguardano i soggetti con almeno 75 anni di età e un reddito, sommato a quello del proprio coniuge, non superiore a 6.713,98 euro l’anno, non convivente con altri soggetti. È previsto dalla Legge di Stabilità che la soglia si alzi o fino agli 8.000 euro l’anno ma questo dipenderà dall’ammontare delle riscossioni visto che la legge prevede di destinare parte del ricavato per alzare la soglia reddituale. Ad avere diritto all’esenzione sono anche i soggetti il cui canone sia già stato versato dal coniuge (questo è uno dei casi di possibile errore); coloro che sono proprietari di case o gli appartamenti dati in affitto nelle quali il televisore è degli inquilini ma l’utenza della luce è rimasta intestata al titolare dell’immobile; i casi di immobili senza televisori ed i fine le seconde case. Il Canone infatti è una tassa che viene pagata sulla residenza principale del nucleo familiare e non riguarda il numero di televisori (o dispositivi atti alla ricezione) e di immobili posseduti. Pertanto ogni famiglia, se ha più case, dovrà pagare una sola volta. Non sarà invece più possibile ottenere l’esenzione dal pagamento del Canone tramite suggellamento del televisore, ovvero impacchettando il dispositivo per dimostrare che non se ne fa uso. Anche nel caso si possegga un unico televisore e non se ne faccia uso si dovrà ugualmente pagare la tassa. Dal momento che la norma parte dalla presunzione di dedurre l’esistenza e il possesso di un dispositivo televisivo ove sussista la fornitura di energia elettrica spetterà quindi all’utente inviare l’autocertificazione che attesta il non-possesso. In caso si abbia diritto all’esenzione allora si dovrà compilare il modulo di autocertificazione e farlo pervenire all’Agenzia delle Entrate. Dichiarazione che, avendo valore annuale, dovrà essere ripresentata ogni anno.

I possibili casi di errore

L’Unione Nazionale Consumatori avverte che tra i possibili casi di errore derivanti dalla nuova modalità di pagamento del Canone ci sono

quando l’intestatario del contratto di fornitura elettrica è diverso da chi ha pagato fino ad oggi il canone Rai. Un classico è la moglie che paga la bolletta della luce ed il marito l’abbonamento alla tv. E’ possibile che alla moglie sia chiesto il pagamento del canone già pagato dal marito, oppure che la moglie paghi, ed il marito, vecchio abbonato, sia considerato un evasore;
per chi paga la tariffa D3, che viene applicata sia ai residenti con impegno di potenza superiore a 3 kW sia ai non residenti, che il canone, invece, non devono pagarlo.

Il consiglio di UNC è quello di non fare autocertificazioni anticipate ma di attendere che vi venga notificato il pagamento del Canone e che vengano pubblicate le modalità con le quali presentare richiesta di esenzione che normalmente veniva fatta compilando un modulo fornito dall’Agenzia delle Entrate (il sito però non è ancora aggiornato). Del resto c’è ancora tempo perché quest’anno il primo addebito (pari a settanta euro) avverrà con la bolletta elettrica successiva al primo luglio e nel corso del 2016 sono previste 10 rate mensili da 10 euro l’una. Dal 2017 invece il pagamento diventerà bimestrale (proprio come avviene in genere con il pagamento della fornitura elettrica) e – se il Canone rimarrà di 100 euro (cosa che non è certa) – si pagherà in rate da 20 euro.

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