Buonanno, la feccia dell'umanità e Libero

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-05

L’europarlamentare e sindaco scrive a Filippo Facci

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Gianluca Buonanno, ovvero la feccia della società insieme a quella feccia della tv italiana che risponde al nome di Corrado Formigli, scrive oggi a Libero:
 

Caro Filippo Facci,
ho letto l’articolo su Libero e La ringrazio per l’attenzione dedicatami e mi complimento per le Sue sempre interessanti analisi. Devo però sottolineare alcune inesattezze riportate nel Suo articolo e ciò al di la dei pensieri diversi che abbiamo, e questo, come si sa fa parte della democrazia.
1) Da sindaco non ho mai dedicato vie a Mussolini e Senna,ma bensì ad Enzo Ferrari.
2) Non ho mai proposto la schedatura degli omosessuali. In diretta a la Zanzara Radio 24 si parlava del registro delle unioni civili e mi venne fatta la domanda da Giuseppe Cruciani a cui ovviamente risposi di no.
3) Sono sindaco da 21 anni (di tre comuni diversi della provincia di Vercelli, Serravalle Sesia,Varallo Sesia e oggi Borgosesia) e posso assicurarLe che se la gente mi vota da così tanto tempo è perché apprezza lamia serietà e concretezza amministrativa.
Inoltre, nella mia veste di amministratore pubblico mi è già capitato di assumere persone dichiaratamente omosessuali. A me non interessa l’orientamento sessuale di nessuno ma piuttosto la competenza e la professionalità. Ora sono in procinto dipartire per la Libia perché ritengo che il Governo Renzi sia un Governo di cagasotto.Ci vado con i miei soldi e con lamia organizzazione senza aver chiesto niente a nessuno. Lo faccio per dare la mia solidarietà agli italiani che si trovano ancora lì e per verificare in prima persona come avvengono gli imbarchi dei clandestini diretti in Italia. Infine, lo faccio per dimostrare al popolo libico, rappresentato in questo momento dal Governo di Tobruq, che non tutti gli occidentali si ricordano di loro solo quando si parla di petrolio e gas.
Cordiali saluti

 
La risposta di Filippo Facci:

Egregio Buonanno,
l’articolo verteva sull’opportunità di gridare per due volte – durante un talkshow di prima serata – «siete la feccia della società» a un’attrice serba naturalizzata italiana, di etnia rom. Ho giudicato la Sua uscita intollerabile e mi chiedo che cosa sarebbe successo se l’avesse gridato a un nero o a un ebreo. Circa il resto, di cui m’importameno, ammetto, e mi scuso, di non aver ulteriormenteverificato le fonti (Il Giornale eWikipedia) secondo le quali Lei ha dedicatovie a Mussolini e Ayrton Senna: sarà buonacosa smentire anche quelle.Circa la schedaturadegli omosessuali, il 19 settembre scorso,durante il programma radiofonico «La Zanzara», disponibile online, Lei ha detto: «A Borgosesia ci saranno una decina di gay,ma può darsi che siano aumentati. Fosse per me li schederei. Visto che vogliono pubblicizzare il loro amore, segniamoli su un registro. Se mi chiedessero di celebrare nozze gay nel comunedove sono sindaco, direi che èmeglio che sifacciano un Tso.Almassimo offro ai gay unabanana. O un’insalata di finocchio». Buon viaggio in Libia, possibilmente anche di ritorno.

 

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