Bruxelles, l'uomo arrestato a Schaerbeek non è Abrini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-25

Non è Mohamed Abrini, uno dei super ricercati nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati di Parigi e complice di Salah Abdeslam, l’uomo arrestato nell’operazione condotta a Schaerbeek. La smentita della procura belga

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Non sarebbe Mohamed Abrini, uno dei super ricercati nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati di Parigi e complice di Salah Abdeslam, l’uomo arrestato nell’operazione condotta a Schaerbeek. Lo riferivano alcuni media online belgi. E’ quanto riporta l’emittente pubblica Rtbf dopo aver interpellato la procura federale. L’operazione si sta concludendo. Per adesso si sa solo che l’uomo detenuto dalla Polizia a Schaerbeek sarebbe stato ferito alle gambe dopo che avrebbe tentato di scappare opponendo resistenza l’avvertimento degli agenti di fermarsi. Lo ha reso noto la tv Rtbf, citando testimonianze presenti non confermate ufficialmente. Gli inquirenti belgi hanno annunciato l’arresto di tre persone nei raid antiterrorismo condotti a Bruxelles questa mattina dopo l’arresto di un francese, Reda Kriket, ieri sera nella banlieue nord di Parigi, sospettato di preparare un attacco, legato ad Abaaoud. L’ufficio del procuratore precisa che gli arresti sono stati effettuati nei tre quartieri di Bruxelles, Schaerbeek, Forest e Saint-Gilles.

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Schaerbeek: il luogo del blitz di polizia

L’uomo si è rifiutato di seguire gli ordini della polizia ed è stato colpito. Secondo i media belgi l’operazione a Schaerbeek è collegata a quella condotto ieri sera ad Argenteuil, nella banlieue nord di Parigi. Le immagini diffuse sui media mostrano il sospetto ferito a terra, con quella che sembra una mitraglietta accanto, mentre viene controllato da un robot a comando remoto per verificare che non avesse esplosivo addosso. L’uomo, che secondo l’emittente tv Rtbf aveva con se’ una sacca contenente esplosivi, viene poi trascinato via dagli agenti. Il borgomastro, Bernard Clerfayt, ha confermato l’arresto dell’uomo, sostenendo che sia legato agli attacchi di Bruxelles. In precedenza era stato riferito che l’operazione era legata all’attentato sventato ieri ad Argenteuil, sobborgo di Parigi.
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Fonti della polizia francese riferiscono che l’azione a Bruxelles è e lagata all’arresto avvenuto ieri del 34enne Reda Kriket a Parigi nella cui casa sono state trovate armi pesanti ed esplosivo per un attentato in avanzata fase di preparazione. Nel suo domicilio ad Argenteuil sono stati ritrovati esplosivo TATP (perossido di acetone), kalashnikov e armi. Il TATP e’ lo stesso tipo di esplosivo artigianale utilizzato negli attentati del 13 novembre allo Stade de france e a Saint Denis a Parigie martedi’ all’aeroporto e alla metro di Bruxelles. Kriket era stato condannato a 10 anni di prigione nell’estate 2015 in Belgio, nell’ambito di un’inchiesta su una filiera jihadista. La ‘filiera siriana’, come era stata battezzata all’epoca dalla stampa belga, e’ un grosso dossier che coinvolge 32 persone, condannate molte delle quali ‘in absentia’. Il video è stato hostato da SudInfo.be su Dailymotion:

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“Posso confermare un’operazione di polizia che ha preso di mira una persona intercettata dagli agenti, che ha riportato una lieve ferita alla gamba”, ha detto il primo cittadino di Schaerbeek, Bernard Clerfayt. Il sindaco ha aggiunto che ci sono state varie, piccole esplosioni legate al lavoro degli artificieri. Questa la testimonianza di Bertrand, 30 anni, residente nei dintorni, ad Avenue Rogier, riportata da Askanews. “Erano circa le 13”, il racconto, “stavo seguendo i notiziari quando improvvisamente ho sentito le auto a sirene spiegate della polizia in strada. Gli agenti hanno parlato tramite un altoparlante, ma non ho immediatamente prestato attenzione a quello che dicevano. Due minuti dopo, ho avvertito due esplosioni, stavano sparando. Ho aperto la finestra e ho visto un uomo sdraiato vicino alla fermata del tram. La polizia gli ha ordinato di mostrare le mani, di togliersi la giacca. Gli agenti hanno detto che se non avesse obbedito, avrebbero usato le loro armi contro di lui. E’ stato poi caricato dagli agenti con una gamba sanguinante. E’stato in quel momento che ho capito quello che stava accadendo”.

Exclusive Schaerbeek 2 di sudpresse

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