Berlusconi alleato di Tosi in Veneto?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-14

Il colpo di scena elettorale annunciato da Verderami sul Corriere

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Silvio Berlusconi si è stufato di Matteo Salvini «il populista» (da che pulpito, eh…)? Così racconta oggi Francesco Verderami sul Corriere della Sera, e sembra averne abbastanza al punto tale da cominciare a tirare fuori il paragone con Balotelli per il goleador della Lega, e a pensare a un piano pazzo per ribadire chi comanda: allearsi con Flavio Tosi in Veneto.

Sarebbe un evento clamoroso, non solo perché con Zaia — che è stato suo ministro — ha un ottimo rapporto, mentre con Tosi ci sono vecchie storie tese. Ma il problema è Salvini, la sua linea, gli atteggiamenti che proprio non gli piacciono. L’altro giorno,a pranzo con il presidente del Ppe Daul, ha fatto una tirata dopo che l’ospite gli aveva raccomandato l’unità del centrodestra alle prossime elezioni: «In Francia abbiamo perso praticamente dappertutto per questo problema». «E io mi sto impegnando», ha replicato il leader di Forza Italia: «Io dico che dobbiamo andare tutti insieme, però Salvini…». E giù una collezione di apprezzamenti: «Non mi piacciono i suoi toni arroganti, non mi piace il suo populismo, non mi piace la deriva estremista che ha fatto prendere alla Lega».

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Per questo, racconta il retroscenista del centrodestra del Corriere, Silvio si sarebbe convinto a tenersi un asso nella manica, ovvero quello di appoggiare il sindaco di Verona nella corsa alla Regione:

Quella dell’ex premier sarà una mossa tattica, presto lo si capirà, perché l’idea di tenere «l’asso nel mazzo» potrebbe servire a provocare una reazione nella Lega. Soprattutto in Zaia, che da candidato in Veneto è esposto per quanto sia favorito, e che avrebbe vinto senza far nemmeno campagna elettorale se solo avesse potuto ripresentarsi con la stessa squadra di governo regionale. Non a caso Tosi, che promette di far danni nella Lega, si è espresso in quel modo verso Berlusconi. In politica nulla è fatto gratis, e c’è un motivo quindi se il sindaco di Verona ripete che «bisogna riunificare il centrodestra», se anche Alfano prova a verificare le reali intenzioni del «dottore» e gli offre una sponda: «Quando Tosi sceglierà se candidarsi, valuteremo. Certo, se Forza Italia ci stesse, potremmo condividere una candidatura in Veneto».

E per questo sarebbe pronto un progetto nuovo:

È chiaro che su al Nord non è in gioco (solo) una poltrona da governatore ma si sperimentano i futuri assetti di quello che fu il campo dei moderati. E il ministro Lupi esorta Berlusconi a fare ciò che sempre ha fatto: «Dalla nascita del Pdl, all’idea del governo delle larghe intese, fino al patto del Nazareno,ha avuto sempre l’intuito per costruire progetti importanti, tranne poi interromperli. La storia gli offre ora un’altra possibilità, riproponendolo davanti a un bivio: può essere protagonista di un progetto nuovo o decidere di percorrere la strada segnata da Salvini». In effetti, per una mano, Berlusconi può tenere il banco al tavolo del centrodestra. E dal mazzo per il momento non ha ordinato di scartare Tosi: «No,no. Teniamolo»

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