«Beppe Grillo come Savonarola: rischia di essere bruciato vivo»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-12-11

Dario Fo a colloquio con El Mundo

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Dario Fo rilascia un’intervista a El Mundo nella quale dice la sua sulla politica italiana: «Beppe Grillo? Come Girolamo Savonarola, e con questo governo che abbiamo oggi rischia di essere bruciato vivo». Il riferimento è al monaco fustigatore dei costumi che «Nel 1497 fu scomunicato da papa Alessandro VI, (la scomunica era un falso fatto creato ad arte dal figlio prediletto del papa: Cesare Borgia) l’anno dopo fu impiccato e bruciato sul rogo come «eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove», e le sue opere furono inserite nel 1559 nell’Indice dei libri proibiti. Gli scritti del Savonarola sono stati riabilitati dalla Chiesa nei secoli seguenti fino ad essere presi in considerazione in importanti trattati di teologia[2]. Ora è servo di Dio. La causa della sua beatificazione è stata avviata il 30 maggio 1997 dall’arcidiocesi di Firenze». Fo dice che è ancora un sostenitore dei Cinque Stelle, mentre «il governo cerca di cancellare ogni tipo di opposizione». Quando El Mundo gli chiede se Berlusconi è politicamente morto, dice di no perché è stato salvato da Renzi, che è «un personaggio senza dignità, che ha fatto accordi con un ladro e un condannato: Renzi è capace di vendersi per 10 volte la propria pelle e quella di chi lo sostiene».
Foto copertina da Flickr

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