E Beppe Grillo chiama Gino Paoli per scusarsi del M5S (anche sul blog)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-20

Beppe Grillo ha telefonato a Gino Paoli per scusarsi dopo le richieste di dimissioni da presidente della SIAE arrivate dal MoVimento 5 Stelle in seguito alle notizie di un’indagine per evasione fiscale nei confronti del cantante. Lo ha riferito il legale del cantautore Andrea Vernazza. Nella giornata di ieri il gruppo alla Camera del M5s ha …

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Beppe Grillo ha telefonato a Gino Paoli per scusarsi dopo le richieste di dimissioni da presidente della SIAE arrivate dal MoVimento 5 Stelle in seguito alle notizie di un’indagine per evasione fiscale nei confronti del cantante. Lo ha riferito il legale del cantautore Andrea Vernazza. Nella giornata di ieri il gruppo alla Camera del M5s ha diffuso un comunicato nel quale si chiedeva a Paoli di “valutare seriamente le dimissioni dalla sua carica” alla presidenza della Siae. Oggi il Secolo XIX aveva fatto sapere che Paoli era molto arrabbiato con Grillo:

Quello che non va bene, che sdegna, è la mancanza di rispetto non si dice da parte di chi lo ha sempre seguito ma dell’amico Beppe Grillo. Ieri il Movimento 5 Stelle ha chiesto le dimissioni di Paoli da presidente della Siae. Anche questo è un diritto: se rappresenti tutto un mondo d’autori, se fai battaglie perché assicurargli tutele contro la pirateria e altre forme di sopruso, non puoi essere indagato per frode fiscale.
La fretta con la quale Grillo ha mosso i suoi, però, è sintomo di un giustizialismo cinico, per nulla democratico. Essere cresciuti insieme, aver fatto festa in famiglia non esime il leader di una forza politica dal prendere posizione. Con una differenza: Paoli, pur avendo seri dubbi sulle scelte dell’amico, non ne ha mai voluto parlare. Lo faceva con pochissimi, legati a un giuramento di sangue. Di Beppe non dirò mai pubblicamente nulla. Cosa fa Grillo? Nemmeno poche ore dopo le perquisizioni e l’iscrizione come indagato di Paoli, gli scatena contro i suoi.

Secondo Paoli erano in ballo valori più alti della politica:

Ma qui entra in campo un valore più alto. L’amicizia per cui non tiri la pietra, piuttosto ti fai da parte, ma non rinneghi il valore di chi hai sempre detto di stimare. Quattro amici al bar un accidente. Qui non c’entra più Paoli, ma la nostra incapacità di difendere un legame, anche a costo di rimetterci in proprio. Robespierre è un esempio mai compreso abbastanza dalla Storia: chi di ghigliottina ferisce, della stessa prima o poi perisce.

Edit: qualche minuto fa Beppe Grillo ha usato anche il suo blog per difendere Gino Paoli:
BEPPE GRILLO

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