Come Bartolomeo Pepe è riuscito a rispondere a chi gli chiedeva conto del film Vaxxed

di David Puente

Pubblicato il 2016-09-29

Dopo il tentativo di proiettare al Senato il film Vaxxed, basato su uno studio falsificato del medico (radiato) Wakefield e sul fantomatico dossier complottaro “Simpsonwood Memo“, l’ex senatore del M5S Bartolomeo Pepe risponde al duro commento di un utente autistico nel suo profilo Facebook: Senta, “onorevole” Bartolomeo Pepe. Chi le sta scrivendo, ossia io, è …

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Dopo il tentativo di proiettare al Senato il film Vaxxed, basato su uno studio falsificato del medico (radiato) Wakefield e sul fantomatico dossier complottaro “Simpsonwood Memo“, l’ex senatore del M5S Bartolomeo Pepe risponde al duro commento di un utente autistico nel suo profilo Facebook:
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Senta, “onorevole” Bartolomeo Pepe. Chi le sta scrivendo, ossia io, è una persona che vive nello spettro dell’autismo. Autistico ci sono nato. Vivo da autistico. Morirò da autistico. Di sicuro non esiste alcun vaccino che causi l’autismo, in quanto si tratta di una condizione neurologica, in cui le sinapsi ed i collegamenti tra i vari neuroni si formano in maniera differente rispetto alla persona neurotipica (o non autistica). Queste continue balle, perchè sono BALLE, sono un offesa verso chi come me è autistico eo genitore di bambini autistici. E’ semplicemente VERGOGNOSO continuare con la farsa di accusare i vaccini per l’esistenza dell’autismo.
Queste truffe sono offensive e lesive nei confronti di chi, come me, è persona nello spettro dell’autismo.
Questo film è stato ritirato per impedire la diffusione di una bufala allarmistica che DANNEGGIA persino le persone autistiche.
“In che modo un film danneggerebbe gli autistici?” vi domanderete.
Innanzitutto gli autistici non sono malati. E’ una condizione neurologica naturale. C’è chi nasce così e basta. Io sono nato con una condizione di spettro autistico ad alto funzionamento.
Secondo, questa truffa è stata creata per interessi personali di diversi truffatori che, sfruttando la posizione di dottore nel campo medico (anche se a volte non sono nemmeno dottori di medicina), creano studi privati dove fanno esami inutili elargendo parcelle molto costose, tipo 2000-3000 euro per un ciclo di visite e 2000-3000 per una diagnosi, oltre alle visite periodiche da 150-300 euro.
Gli stessi autistici diagnosticati , di cui queste organizzazioni vengono a conoscenza, tali vengono contattati da avvocati o dagli stessi “dottori” che considerano l’autismo causato dai vaccini.
Spesso in maniera insistente. E se trovano un muro dalla persona autistica o dai genitori di bambini autistici che rispondono “è una bufalatruffa”, partono a minacciare gli autistici o genitori di bambini autistici di denunce per “diffamazione”, se non addirittura di fargli togliere i figli.
Minacce sterili, ovviamente, che non mettono in atto. Ma fatte in modo da causare una reazione emotiva coercitiva.
Gli stessi “esperti” (che esperti non sono), che considerano l’autismo causato dai vaccini, si impuntano e truffano ignare persone proponendo “cure (costosissime) per guarire dall’autismo”.
Tipo il “protocollo montinari” che, in realtà, non guarisce ne cura qualcosa. Questo film è stato VOLUTO E DIRETTO da diverse di queste persone che, negli USA e nell’inghilterra, hanno fatto tanto danno alla sanità e creato danni verso chi è autistico. Creando stress ulteriore, come se noi autistici non avessimo già abbastanza stress con la vita quotidiana. Invece no, ce ne create altro e pure dannoso. La ringrazio DAVVERO TANTO per aver dato adito a dei TRUFFATORI come Montinari, Montanari, Serravalle, Gava, Giannotta e compagnia bella, che sono “figli” mediatici di quel truffatore Wakefield che, alla fine, ammise la sua truffa ai danni dello stato e della sanità solo per guadagnarci sopra.
Se esistesse una cura per “guarire” dall’autismo, gli autistici che vorrebbero “guarire” sarebbero molti, compreso io.
Chi diffonde queste bufale diventa complice dei truffatori. Ivi compresi certi avvocati che sostengono che “l’autismo si può contrarre anche per una botta in testa”.
Le uniche terapie che aiutano gli autistici sono il DOS, l’ABA, TEACCH ed altre. A seconda del caso di autismo.
Lei ha semplicemente alimentato un tema allarmistico oltre che pseudoscientifico. Oltre ad essere un tema ove è stato pluri-dimostrato non esistere alcuna correlazione tra vaccini ed autismo. Ci ha creato ulteriore preoccupazione, alimentato ulteriormente uno stereotipo e invogliato gli antivaccinisti a disturbarci per dire “abbiamo ragione, ascoltateci, pure Pepe è daccordo con noi”. Si vergogni e domandi scusa a chi, come me, è autistico. Anzi, faccia di meglio: si dimetta.

L’ex grillino, già noto per altre uscite in ambito complottista, inizialmente non si tira indietro e risponde all’autore del commento, Daniele Cereda, continuando a sostenere la teoria della correlazione tra vaccini e autismo:

Veda Daniele i vaccini non credo siano il problema
Il problema sono gli adiuvanti che vengono usati per aumentare la risposta immunitaria, questo è quanto mi dicono
Mi risulta essere elementi derivanti da metalli pesanti, come mercurio e alluminino
Compito della politica è accettarsi che questo sostanze notoriamente cancerogene non vengono usati da case farmaceutiche.
In quanto agli allarmi da me provocati, se possono destare uno spunto di discussione politica, ben venga, anche perché non mi risultano bambini danneggiati dal non farsi il vaccino, mentre viceversa ci risultano molti casi nelle persone vaccinate con vaccini che usano questi audivanti

Al senatore “gli dicono cose“, il compito della politica sarebbe giustamente accertarsi dei fatti, ma il problema è da chi abbia tratto queste fantomatiche teorie. Forse l’ex grillino doveva informarsi presso il Ministero della Sanità e consultare i numerosi libretti informativi pubblicati nel portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica noto come Epicentro (due facilmente reperibili sono “#IoVaccino Guida intergalattica per genitori dubbiosi” e “Vaccinazioni, dubbi e risposte“) dove viene categoricamente smentito:

L’ipotesi avanzata da alcuni che tali sostanze potessero provocare danni nei soggetti vaccinati è stata presa in considerazione, adeguatamente studiata con metodologia scientifica e si è rivelata del tutto infondata.

L'intervento di Marco Cattaneo
L’intervento di Marco Cattaneo

All’interno della discussione non sono mancati gli interventi di persone come Marco Cattaneo (fisico, direttore di Le Scienze, di National Geographic Italia), a quel punto Bartolomeo Pepe propone un dibattito pubblico proponendo dei nomi:
La proposta del dibattito pubblico e il "livello"
La proposta del dibattito pubblico e i “titolo di studio”

Curioso il nome proposto dal senatore, il professor Giulio Tarro, visto quanto da lui affermato sul tema vaccinazioni sul proprio blog lo scorso 10 febbraio, ma ancor più curiosa è la risposta in merito alla domanda relativa al titolo di studio del professore: “Lo stesso della Lorenzin“. Risulta, dal curriculum della ministra pubblicato sul sito del Ministero della Salute, che sia in possesso soltanto del diploma di liceo classico, tutt’altra cosa rispetto al professore citato:
"Nata a Roma il 14 ottobre 1971, diploma di liceo classico, intraprende la sua carriera politica nell'ottobre 1997 con l'elezione al Consiglio del XIII Municipio di Roma nella lista di Forza Italia."
“Nata a Roma il 14 ottobre 1971, diploma di liceo classico, intraprende la sua carriera politica nell’ottobre 1997 con l’elezione al Consiglio del XIII Municipio di Roma nella lista di Forza Italia.”

Dopo qualche commento, la sfida del dibattito pubblico viene accettata da Daniele Cereda, ma il senatore non comprende:
Chiede un dibattito pubblico, Cereda risponde "Si lo voglio", ma il senatore non comprende
Chiede un dibattito pubblico, Cereda risponde “Si lo voglio”, ma il senatore non comprende

La discussione era degenerata in precedenza, dal momento in cui il parlamentare tagga una dottoressa di nome Gabriella Lesmo, che secondo quanto riportato dal ragazzo autistico fa parte di una pagina Facebook che lo avrebbe diffamato più volte. Come se non bastasse, l’ex grillino si permette di denigrare Daniele e sua madre con i seguente commenti:
Pepe, rivolgendosi a Cereda: "Sempre più propenso a metterlo in categoria che ha a Napoli ha un vero proprio gruppo Quello dei figli di ndrocchia", "Che razza di persona è lei lo dico io", "Lei più che un autistico mi sembra di un altra razza"
Pepe, rivolgendosi a Cereda: “Sempre più propenso a metterlo in categoria che ha a Napoli ha un vero proprio gruppo Quello dei figli di ndrocchia”, “Che razza di persona è lei lo dico io”, “Lei più che un autistico mi sembra di un altra razza”

Cerera, vistosi dare del “figlio di”, risponde citando la madre nella discussione dando l’assist al senatore per parlare del vaccino antinfluenzale, invitando caldamente il ragazzo a non farla vaccinare. In seguito è intervenuto anche Michelangelo Coltelli, del sito antibufala Butac.it, che già in passato aveva trattato l’argomento.
"Non fate il vaccino antinfluenzale"
“Non fate il vaccino antinfluenzale”

Bartolomeo Pepe mette persino in dubbio l’autismo del ragazzo, sostenendo che si finga tale:
Sen.Pepe: "Enzo hai capito il soggetto? Si spaccia per autistico"
Sen.Pepe: “Enzo hai capito il soggetto? Si spaccia per autistico”

A nulla sono valse le continue richieste affinché il senatore spiegasse come dovrebbe essere un autistico e per quale motivo Cereda non dovrebbe esserlo, le uniche risposte ricevute sono la solita richiesta di un dibattito pubblico per il quale il ragazzo non si è tirato indietro (come se il suo post Facebook non fosse già un luogo pubblico, consultabile da chiunque in qualunque momento e da qualunque parte del mondo, salvo che non cancelli tutto) e del “reperto” (voleva scrivere “referto”) che dimostrasse il suo autismo, come se queste discussioni (seppur accertato dal sottoscritto che ha letto il referto) dessero valenza scientifica alle inconsistenti teorie relative alla presunta correlazione autismo e vaccini e del fatto che abbia intenzionalmente voluto proporre l’opera di un ciarlatano come Wakefield come “esperto” in un luogo istituzionale come il Senato della Repubblica.
Ben venga un dibattito pubblico allora, così che potremmo sentire le parole del citato professor Giulio Tarro pubblicate sul suo stesso blog:

Il primo imperativo etico è quello di assicurare sull’argomento un’informazione approfondita aggiornata, corretta e quanto più possibile completa. In particolare, i dati riguardanti gli effetti collaterali dei vaccini vanno pubblicizzati ma dando nel contempo il dovuto rilievo agli elementi necessari per interpretarne correttamente il significato. Vanno ugualmente menzionati i pareri contrari alla vaccinazione, facendo tuttavia presente l’eventuale carenza di dati scientifici a loro sostegno.
Una caratteristica peculiare dei vaccini è di avere un elevato valore sociale, in quanto oltre a proteggere la persona vaccinata riducono il rischio di contagio a carico della restante popolazione. Pur tenendo conto dell’obiettiva difficoltà di stabilire una chiara delimitazione tra diritti individuali e diritti collettivi, questo aspetto induce a ritenere che Io Stato abbia il dovere ed il diritto di promuovere le vaccinazioni considerate essenziali dalla comunità scientifica internazionale non solo attraverso campagne di informazione ed educazione sanitaria, ma anche con altre modalità più’ incisive. Alcuni paesi adottano misure coercitive indirette, consistenti nell’obbligatorietà di esibire il certificato di vaccinazione al momento dell’iscrizione scolastica. Altri propendono per un atteggiamento più articolato, considerando il rifiuto alla vaccinazione illecito, ma non perseguibile penalmente, altri ancora ritengono che questa pratica vada imposta esplicitamente, a livello sia della popolazione infantile sia di alcune categorie professionali, pur ammettendo la possibilità di deroghe giustificate da motivi validi. Ciascuna di queste soluzioni può essere ugualmente accettabile, purché raggiunga lo scopo. I pareri contrari alla vaccinazione vanno rispettati, ma non oltre il limite al di la del quale ciò possa risultare lesivo del diritto alla tutela della propria salute da parte sia del minore sia di altri.

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