La Banda della Magliana nell'indagine sul fedelissimo della Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-17

Indagando su Manlio Vitale e i cinquemila euro che gli versava ogni mese Scarpellini gli inquirenti hanno trovato Marra. La Banda della Magliana a Roma è come il nero: sta bene su tutto

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A Roma la Banda della Magliana sta bene su tutto. Così, non sconcerta per nulla che un elemento della Bandaccia finisca anche nella vicenda di Raffaele Marra, il braccio destro di Virginia Raggi che ieri è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Si tratta di Manlio Vitale detto Er Gnappa, detentore di un’autorevolissima carriera criminale che va dalla Banda fino a Carminati ma anche, a quanto pare, custode di qualche segreto inconfessabile di Sergio Scarpellini, visto che gli inquirenti hanno cominciato a indagare per scoprire perché il costruttore gli passasse cinquemila euro al giorno che, a quanto pare, lui andava a ritirare in buste piene di soldi addirittura in Senato.

La Banda della Magliana nell’indagine sul fedelissimo della Raggi

Seguendo Er Gnappa gli inquirenti sono arrivati a Marra. Manlio – il – Corto era in rapporti con il Cecato, alias Massimo Carminati, ovvero Mafia Capitale. Così si legge in una ricostruzione di qualche mese fa di Massimo Lugli: «Legato da sempre alla camorra ma vicino al terrorismo nero Er Gnappa si schierò con la fazione di Massimo Carminati ed Enrico Nicoletti, la “Banca” nella faida interna contro il gruppo di De Pedis, Edoardo Toscano, Paolo Frau, Raffaele Pernasetti e Giorgio Paradisi». Ilaria Sacchettoni sul Corriere racconta invece come si arriva a Scarpellini:

Il Mondo di sotto e quello di sopra s’intendono benissimo nella Capitale. Così almeno avrebbe raccontato l’ex compagna di Manlio Vitale, che ha «reso dichiarazioni» sul rapporto fra Scarpellini ed Er Gnappa, raccontando, pare, anche le vere ragioni del ricatto al vecchio costruttore. Ma quali sono gli interessi economici di Scarpellini? Anche qui basta leggere l’ordinanza: «Il gruppo Scarpellini ha infatti da tempo stipulato alcune importanti convenzioni urbanistiche che richiedono emanazioni di provvedimenti amministrativi da parte sia del Comune sia della Regione. Tali convenzioni sono ancora attuali e i relativi procedimenti amministrativi non sono conclusi». Il significato è abbastanza chiaro.

massimo carminati banda della magliana

Marra, l’uomo che si autodefinisce «a disposizione» di Scarpellini, gioca un ruolo fondamentale nel rapporto con i nuovi padroni del Campidoglio, tanto più che il Movimento 5 Stelle non è stato tenero in passato con il costruttore («La rilevanza dell’appoggio di Marra e la sua importanza strategica per lo Scarpellini – scrive la gip Maria Paola Tomaselli – sono poi amplificate dalla ostilità mostrata in precedenza dal Movimento cinque Stelle nei confronti del predetto») . Il costruttore ha in piedi convenzioni urbanistiche, contratti di locazione (le sue molte proprietà immobiliari) piani di lottizzazione.
C’è il progetto «Centralità Romanina» con i suoi volumi e centinaia di migliaia di cubature che, ricorda la gip, «è in piena fase di svolgimento». E c’è il progetto per la realizzazione del comprensorio all’Acqua Acetosa. C’è l’edilizia residenziale ceduta per far fronte all’emergenza abitativa e c’è il progetto di lottizzazione di 116 mila metri quadri nella zona Sud «di cui 63mila metri quadri sono stati già realizzati e venduti alla Asl di Roma D di Roma, costituiti in gran parte da uffici e dal poliambulatorio» mentre altre quote sono state cedute alla grande distribuzione e «i restanti 53mila metri quadri sono destinati alla realizzazione di circa 232 appartamenti».

E quindi il filo che portava Er Gnappa fino al Campidoglio è tracciato. E, da ieri, anche spezzato.

Leggi sull’argomento: Così il M5S vuole cacciare Virginia Raggi

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