L'Australia, i vaccini e l'omeopatia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-12-23

Un giudice australiano ha emesso una sentenza che condanna un’azienda produttrice di rimedi omeopatici per alcune affermazioni riguardanti la presunta superiorità dell’omeopatia sui vaccini

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In Australia si sta combattendo da mesi una battaglia tra chi sostiene che l’omeopatia è una cura e chi invece ritiene che fare affermazioni del genere non solo sia una truffa ai danni dei consumatori ma anche un problema di salute pubblica.
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OMEOPATIA VS VACCINAZIONI
Tutto è iniziato a febbraio 2013 con la campagna pubblicitaria promossa dall’azienda produttrice di rimedi omeopatici Homeopathy Plus! nella quale si sosteneva l’inutilità e la nocività dei vaccini nella prevenzione della pertosse a favore di una terapia basata sull’omeopatia. Sul sito dell’azienda furono pubblicati degli articoli che screditavano l’efficacia dei vaccini. Ravvisando un rischio per la salute dei consumatori l’Australian Competition and Consumer Commission ha quindi deciso di intentare causa all’azienda e all’omeopata Frances Sheffield. Come abbiamo già raccontato su NeXt il problema della vaccinazione contro la pertosse non riguarda solo i bambini e i loro genitori. Anche un individuo adulto che è stato vaccinato da piccolo contro la pertosse può ammalarsi se entra in contatto con un malato. Questo avviene perché dopo alcuni anni l’efficacia dei vaccini inizia a diminuire. Di per sé non è un problema, se le nuove generazioni continuano ad essere vaccinate ci sono poche probabilità di entrare in contatto con la malattia. Se però alcuni genitori, sulla base delle informazioni sbagliate fornite dai difensori dell’omeopatia, non vaccinano i propri figli allora la pertosse trova un “terreno fertile” sul quale prosperare. In Australia poi, la pertosse non è certo stata debellata del tutto, come mostrano i dati raccolti dal ministero della Salute australiano e pubblicati sul sito del ministero ci sono ancora numerosi casi di questa malattia. E questo è niente, sul sito dell’azienda si trovano numerosi documenti e articoli che sostengono la superiorità dei rimedi omeopatici nella cura delle malattie infettive. Ad esempio per la cura dell’Ebola durante l’epidemia in Africa occidentale:

Fonte: http://homeopathyplus.com.au/
Fonte: http://homeopathyplus.com.au/

 
SCIENZA 1 – OMEOPATIA 0
Ad aprile dell’anno scorso l’ACCC ha deciso di intentare causa nei confronti di Homeopathy Plus! per le informazioni mendaci che ha diffuso sull’Internet tramite il suo sito e la sua pagina Facebook. Secondo la portavoce dell’ACCC la pericolosità delle affermazioni degli omeopati sta proprio nel fatto di screditare i vaccini mettendo così a rischio la salute delle persone che sono portate a credere che l’omeopatia sia la terapia efficace contro le malattie infettive. Ieri il giudice Melissa Ann Perry si è espressa a favore del ricorso presentato dall’Australian Competition and Consumer Commission. Il giudice ha riconosciuto che la condotta di Homeopathy Plus! contravveniva alle leggi australiane di tutela dei consumatori dal momento che forniva informazioni false e tendenziose. Nel dettaglio le affermazioni contestate alla casa produttrice di rimedi omeopatici sono quelle riguardanti la scarsa efficacia e durata della protezione fornita dal vaccino contro la pertosse, le insinuazioni riguardanti il fatto che il vaccino non è la soluzione più indicata (mentre lo sarebbe il ricorso ai “medicinali” omeopatici) ed infine la pubblicazioni di studi non certificati con lo scopo di dimostrare che il vaccino non sta contribuendo a fermare la diffusione della malattia. Non sono ancora state fissate le pene pecuniarie e i risarcimenti che Homeopathy Plus! dovrà pagare, ma il massimo della pena (nell’ordinamento australiano) che un’azienda può essere costretta a pagare per una violazione di una legge a tutela dei consumatori è di un milione di dollari australiani.
La reazione dell'azienda su Facebook (fonte Facebook.com)
La reazione dell’azienda su Facebook (fonte Facebook.com)

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