Attentati di Bruxelles: ed è subito voglia di False Flag e complotto sionista

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-03-23

In attesa delle citazioni dai libri di Oriana Fallaci che ci pioveranno addosso nelle prossime ore ecco le prove che dimostrano che su Internet qualcuno si è bevuto troppo bario

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In Italia abbiamo un esercito di ispettori e analisti dediti anima e corpo alla soluzione dei più efferati casi di cronaca e non siamo in grado di sfruttare le loro competenze messe gratuitamente a disposizione di tutti in Rete. È giunto il momento di utilizzare queste risorse intellettuali, da sempre impegnate nel dare una lettura lucida e precisa della realtà per poter dare ai nostri lettori una spiegazione di quello che sta veramente accadendo. Da ieri mattina politici, forze di polizia e analisti di chiara fama si sforzano di trovare una motivazione che spieghi gli attentati di Bruxelles. Perché è stato scelto il Belgio? Si tratta di una ritorsione per l’arresto di Abdeslam Salah oppure era un piano criminale già previsto nei minimi dettagli? Qual è l’identità degli attentatori che in un attacco coordinato hanno colpito all’aeroporto Zaventem e alla fermata della metro di Malbeek causando più di una trentina di vittime e ferendone oltre duecento? Oggi sappiamo che Najim Laachraoui è l’uomo con il cappello del filmato. Ma la risposta a queste e ad altre domande solo all’apparenza è complicata e inaccessibile al grande pubblico, in realtà come spesso accade la verità è sull’Internet.
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Sionisti, banchieri e giornalisti servi

Cominciamo con uno dei più attenti osservatori della realtà: Carmine Martino alias Coscienza Sveglia, che in un video pubblicato ieri su YouTube in due minuti e trentanove secondi netti ci spiega che l’attentato è stato creato ad arte per creare la paura nella ggente in modo da poter rinforzare le misure di sicurezza e favorire l’instaurarsi di un regime di controllo poliziesco sulle vite dei cittadini. Il tutto ovviamente grazie allo zampino di giornalisti “al soldo dei sionisti“, servi pagati sempre pronti a cogliere l’imbeccata dei classici poteri forti e a diffondere bugie e falsità. Carmine ci dice anche di stare attenti alle informazioni che condividiamo su Internet, perché “in natura non ci sono fonti certe che ci dicono il numero esatto dei morti” (in natura??). Ammesso e non concesso, naturalmente, che di morti ce ne siano stati, la memoria corre ai giorni del dopo Bataclan quando altri esperti ci rivelarono che era tutta una messinscena. Ma per avere la certezza che anche in questo caso si sia trattato di un false flag con i sempre più richiesti crisis actor (pare che facciano turni di lavoro davvero massacranti) bisogna aspettare che i laboratuar finiscano di analizzare i pixel.

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Poteri forti che si fanno beccare sul fatto dal primo che passa ne abbiamo?

 

Tempo fuori di sesto

Ma se sperate che certi deliri siano isolati purtroppo vi sbagliate. Rosario Marcianò, il più grande esperto mondiale di scie chimiche e Geoingegneria Clandestina non si smentisce e ci spiega per filo e per segno come sono andate le cose. A destare sospetti è un video diffuso da diverse emittenti televisive nei primi concitati istanti in cui veniva data la notizia dell’esplosione all’aeroporto Zaventem. In quei frangenti, durante una diretta, c’è poco tempo per vagliare tutte le informazioni che spesso passano “senza filtro” ovvero senza un accurato controllo sulla veridicità. Bisogna commentare la notizia e dare quanti più dettagli possibile, è successo quindi che per alcuni minuti sia stato diffuso un video asserendo che si trattava di un filmato delle telecamere di sicurezza dell’aeroporto. Dopo poco è venuto fuori che si trattava di un video del 2011 girato all’interno dell’aeroporto di Mosca. Chi ha seguito la diretta di ieri sa che una volta che si sono resi conto dell’errore i principali network hanno rettificato questa notizia, ed il video non è più stato mandato in onda.
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Anche perché nel frattempo sono arrivati i veri video e le vere foto. Ma un momento, pensate forse che siano davvero VERE? Vi sbagliate perché è già stato scoperto, ma questo non ve lo diranno, che tra le vittime, i feriti e i presenti c’erano solo attori istruiti malamente sulla parte da recitare di fronte alle telecamere e ai fotoreporter.

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Le vere signore di classe sanno sempre abbinare una borsa al colore del sangue! (Carrie Bradshaw, analista indipendente CIA)

Ecco quindi che a pochi minuti dopo la diffusione delle prime immagini i nostri ispettori del Web hanno già scoperto quello che già sapevano: è solo l’ennesimo false flag. Volete delle prove? Ma certo, tutte quelle che volete. Ecco un pregevole artefatto JPG, la foto di una schermata scattata con il cellulare (nessuno si azzardi ad usare il tasto STAMP), che dimostra che la voce di Wikipedia è stata editata PRIMA che avvenissero gli attentati. Un’altra prova che era tutto organizzato dall’alto? No, perché come spiega David Puente qui in realtà l’orario standard di Wikipedia è impostato sul GMT, ovvero il fuso orario di Greenwich, ovvero un’ora indietro rispetto a quello dell’Europa continentale (Italia, Belgio etc sono un’ora avanti rispetto a Londra come sa chi ha finito le elementari).
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Poteri forti impazienti che si prendono avanti con il lavoro? OVVIO

Riassumendo abbiamo quindi: i poteri forti, i sionisti, una location dove i governi agiscono indisturbati (da dove decollano gli aerei che irrorano i cieli??), degli attori che impersonano le vittime e la prova che QUALCUNO SAPEVA prima che tutto accadesse; ci manca qualcosa, la coincidenza. Sappiamo infatti che i poteri forti amano lasciare messaggi in codice di facile interpretazione, qualcosa simile alla firma del falsario che per vanità non resiste a mettere un tocco personale sulla sua opera d’arte. C’è anche quella, non vi preoccupate, guardate cosa ha trovato l’ispettore Marcianò: l’orario dell’esplosione a Malbeek coincide con una data che sappiamo essere profondamente legata al simbolismo mistico degli amanti delle stragi 9 e 11. Nine eleven. Noveunouno. Eureka!
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9-11? Illuminati confirmed

Non resta quindi che il parere autorevole di un esperto che ci confermi quello che in fondo sapevamo ancora prima che esplodesse la bomba (un momento ma questo non ci mette alla pari con quelli che editavano Wikipedia perché già sapevano? Un attimo di pazienza che abbiamo anche quello, Terra Real Time tira fuori un video in cui il noto esperto di antiterrorismo Steven Seagal, un uomo che da solo ha sventato un numero impressionate di attentati e la cui vita è diventata leggenda, ci spiega che tutti gli attacchi terroristici sono organizzati dal governo. Come lo sa? L’ha letto sul copione di uno dei suoi prossimi film. E chi scrive i copioni? Hollywood. E di chi è Hollywood? Degli ebrei e dei banchieri. Tutto torna, tutto si tiene, niente conta.

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