Andrea Baldon: il cacciatore di preti pedofili

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-04-29

La guerra di un trentenne rodigino contro la pedofilia nella Chiesa Cattolica lo ha portato a scoprire e denunciare due casi in pochi mesi. Quando si dice la fortuna del principiante…

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C’è un uomo che, a quanto riportano le cronache, sta diventando l’incubo dei predi pedofili di mezza Italia. Armato solo di una fervente fede cattolica, di una connessione ad Internet e della voglia di raccogliere materiale per denunziare tutti i preti che macchiano la rispettabilità e l’onorabilità della Chiesa. Quest’uomo è un trentenne di Rovigo e il suo nome è Andrea Baldon. Non è un agente segreto, né un ispettore privato ma è un semplice cittadino che ha deciso di fare giustizia da solo.

Lo screenshot della conversazione con il prete tarantino (fonte: corrieredelveneto.corriere.it)
Lo screenshot della conversazione con il prete tarantino (fonte: corrieredelveneto.corriere.it)

La tattica di Andrea Baldon è semplice: contatta i sacerdoti via Facebook se si finge gay. A volte è un militare, a volte un muratore, a volte una persona in crisi che ha bisogno di trovare conforto nella fede. Com’è come non è viene sempre fuori che i sacerdoti abboccano e dichiarano non solo di essere omosessuali ma anche di aver compiuto i peggio crimini: orge, incontri a sfondo sessuale con minori dietro l’altare, video porno in Vaticano e ovviamente sono tutti collezionisti di foto porno pedofile. Il primo successo della strategia di Baldon è stato lo smascheramento di un prete della Diocesi di Taranto. All’epoca Baldon aveva raccontato che era alla ricerca di una guida spirituale e che l’incontro con il sacerdote tarantino gli aveva rovinato la vita costringendolo a ricorrere ai farmaci:

Mi costituirò parte civile e devolverò tutto alla Caritas diocesana di Taranto mettendo da parte solo le spese dei farmaci che ho dovuto assumere per colpa sua.

L’unico dispiacere dell’uomo era quello di non aver ricevuto alcun ringraziamento da parte della Diocesi di Taranto (e magari un biglietto per andare ad assistere alla messa d’insediamento del nuovo parroco). Qualche giorno fa invece il nostro eroe ha denunciato un frate messinese. Anche questa volta il frate si è subito aperto con il finto camionista gay confessando via Facebook di aver partecipato ad orge con decine di altri preti (ed escort pagate con le offerte della parrocchia). Questa volta però è il Baldon che vuole aiutare il frate malato (in quanto pedofilo). Non più vittima della libidine lussuriosa dei prelati come era successo qualche mese prima ma cittadino con grande senso civico, cattolico praticante attivamente impegnato a mettere in luce il marcio della Chiesa. In questo caso però Baldon non dice più di aver sofferto per le avances del prete (che nel primo caso gli avevano causato un non meglio specificato esaurimento) non un hobby ma dovere civico, come spiega al giornalista nell’intervista apparsa su Messina Oggi. L’uomo ha pazientemente raccolto le prove (ovvero gli screenshot delle conversazioni avute via Facebook) delle malefatte del frate e le inviate prima alla Diocesi di Messina poi ai Carabinieri di Rovigo.

Uno degli screenshot della chat tra il finto camionista gay e il frate messinese (fonte: Facebook.com)
Uno degli screenshot della chat tra il finto camionista gay e il frate messinese (fonte: Facebook.com)

GLI SCREENSHOT DELLE CONVERSAZIONI
Su Facebook è possibile leggere le inquietanti conversazioni tra il frate e il finto camionista gay, sordide storie di prostituzione minorile, droga e preti che fanno orge a più non posso. Ci sono però alcuni utenti che sollevano dei dubbi riguardo l’autenticità delle conversazioni. In alcuni casi sembra quasi che a chattare sia una persona sola che a volte si confonde e che fa le domande usando l’utente sbagliato. In altri casi le prove sono più chiare. Ad un certo punto il frate invia al finto camionista Baldon delle foto dei ragazzini che avrebbe molestato poc’anzi.
Il frate invia a Baldon la foto (censurata) di un ragazzino
Il frate invia a Baldon la foto (censurata) di un ragazzino

 
Il problema è che la prima foto è una foto trovata su Internet ed è presente su siti che non hanno niente a che vedere con la pedofilia.
La stessa foto (fonte diredonna.it)
La stessa foto (fonte diredonna.it)

Baldon incalza il frate e gli chiede altre foto del bambino e il frate invia delle foto di nudo che però sembrano essere di bambini di pochi mesi e non di un bambino di cinque o sei anni come precedentemente affermato. Tra l’altro se fossero davvero foto pedofile anche Baldon avrebbe commesso un reato perché solo la Polizia Postale è autorizzata ad operare sotto copertura e a svolgere questo genere di attività di scambio di materiale pedopornografico. Senza voler togliere nulla all’attività di indagine amatoriale di Baldon, la chat (almeno quella che si è potuta vedere) non fa molta luce sull’accaduto, se le foto fossero prese da Internet come sembra quello che resta sono le parole dette tra due sconosciuti in chat. Nel frattempo la Diocesi ha rimosso il frate dalla sua parrocchia (così come era accaduto a Taranto) e sono in corso le indagini dei Carabinieri che stabiliranno dell’incriminazione del prelato.
Edit: Andrea Baldon interviene qui nei commenti e precisa:

Vi posso garantire che e tutto vero se mai lui ha onorato foto non vere ma posso dire che di sono altri video riprese nascoste mentre lo fa con minori ! E tutto in collaborazione con i carabierieri di Rovigo ! Dove si è finto un ragazzo russo di età minore invece era maggiorenne il frate pensava avesse 16 anni poi quando si sono spogliati ll ragazzo ha fatto finta di star male e di rientrare a casa ! Questi video sono presso la procura di Rovigo , ripeto l’attività è stata svolta con un appoggio di un agenzia investigativa ,voi avete pubblicato il materiale solo quello ma non le conversazioni di oltre 200 file fotografici di altro e di peggio ! Sono dispononile a rilasciarle !! Ma tutto è verità mai avrai fatto una denuncia così pesante se non avessi prove certe e se il frate ha mandato una foto che non è sua non so che dire ma posso dire che xi sono video dove lui adesca ragazzi e vengono filmanti per poi essere consegnati ai carabiereri !! Tutto è reale non andrei mai a fare una cosa contro di me che potrei prendere una denuncia per calunnia !!! Ripeto sono a disposziome per fornire ulteriori prove Andrea !!

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