Ammon Bundy e i terroristi bianchi dell'Oregon finiscono in carcere e al cimitero

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-01-27

Finisce nel sangue l’Oregon standoff. Arrestato il leader della protesta Ammon Bundy, insieme a sei membri della milizia armata che dal 2 gennaio occupava il Malheur National Wildlife Refuge, un ufficio federale all’interno di una remota riserva naturale. Un uomo disarmato è rimasto ucciso

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Finisce nel sangue l’Oregon standoff. Arrestato il leader della protesta Ammon Bundy, insieme a sei membri della milizia armata che dal 2 gennaio occupa il Malheur National Wildlife Refuge, un ufficio federale all’interno di una remota riserva naturale. Tutto è successo ad un posto di blocco della polizia, durante il quale sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco. Un uomo disarmato – ha affermato la polizia – è rimasto ucciso. Ora il timore è che la protesta possa degenerare. Un funzionario di polizia ha detto alla CNN che le guardie hanno fermato due veicoli che cercavano di forzare un posto di blocco. Tutti hanno obbedito all’ordine di arrendersi tranne Lavoy Finicum e il fratello di Ammon Bundy, Ryan. Da lì è cominciata una sparatoria nella quale è stato ferito Ryan Bundy mentre Finicum è stato colpito a morte. Finicum era uno tra i più estremisti fra gli occupanti della Malheur National Wildlife Refuge vicino a Burns il 2 gennaio per protestare. Parlando con i media aveva detto di preferire la morte all’arresto: «Assolutamente… non ho alcuna intenzione di finire i miei giorni in una scatola di cemento», aveva detto a NBC News «ci sono cose più importanti della tua vita e la libertà è una di quelle».
ammon bundy oregon standoff

Ammon Bundy e i terroristi bianchi dell’Oregon

La protesta dei rancher contro il governo federale va avanti da tempo: dall’Oregon al Nevada accusano Washington di vietare gli allevatori di pascolare il proprio bestiame all’interno delle terre federali o di cacciare all’interno delle riserve naturali. Capo carismatico della rivolta e’ Clive Bundy, un allevatore del Nevada. In Oregon a guidare la protesta i suoi figli, che hanno fondato il gruppo chiamato Citizens for Constitutional Freedom.  Gente talmente pericolosa da occupare una baracca all’interno di un parco naturale e da asserragliarsi in attesa dell’arrivo dell’esercito. Cosa volevano i mandriani? La richiesta è semplice, il governo federale dovrà restituire agli allevatori, ai boscaioli e ai minatori le terre sulle quali sorge il Malheur National Wildlife Refuge. Un luogo che secondo quelli che sono asserragliati dentro la baracca è il chiaro esempio della tirannia e del dispotismo dello stato nei confronti dei cittadini che, ovviamente, vogliono solo difendere i loro diritti costituzionali. Una protesta che su molti media nazionali è stata definita “pacifica”, nonostante il fatto che le richieste fatte da Ammon Bundy, suo fratello Ryan, Jon Ritzheimer, Blaine Cooper e Ryan Payne siano state fatte con le armi in pugno e che quei bravi ragazzi (secondo gli occupanti ci sono almeno 150 miliziani all’interno del rifugio) non escludano il ricorso alla violenza contro la polizia se le autorità decidessero di forzare loro la mano. Un dettaglio non da poco, fa notare Vox, è il fatto che per definire il gruppo di Bundy non venga utilizzata la parola “terroristi”. Se lo chiede anche Janell Ross sul Washington Post sorpresa dal fatto che i maggiori quotidiani (tra cui anche il WaPo) abbiano scelto di chiamarli “occupanti”, “attivisti armati” (vi immaginate una definizione simile per i black bloc?) oppure come fa l’Associated Press che parla di “protesta pacifica per un caso di incendio doloso” (eppure gli Hammond, che sono sotto processo hanno negato ogni coinvolgimento nella vicenda), evitando completamente di dare conto – nel titolo – alla fatto che i madriani dell’Oregon sono armati, e di pacifico non c’è nulla. C’è chi fa notare che la protesta dei miliziani contro i soprusi del governo che ruba risorse e terre ai cittadini non ha alcuna ragione d’essere perché quelle terre appartengono in realtà alla nazione indiana Paiute della Maiheur Indian Reservation. Insomma quella terra che Ammon Bundy accusa il governo federale di aver sottratto alla ggente in realtà è stata sottratta agli indiani. Come sempre accade in questi casi c’è sempre qualcuno che può accampare diritti più antichi dei tuoi. Chi ha rubato la terra? Il Bureau of Land Management (BLM) dell’Oregon, come accusano Bundy e i suoi miliziani, oppure i bravi cowboy e tagliaboschi (e cacciatori di frodo) come dicono gli indiani? Sarebbe davvero divertente se l’azione di liberazione della terra portata avanti dai miliziani dell’Oregon avesse come risultato la restituzione di quei terreni alla sua gente, ovvero gli indiani Paiute. Nel dubbio meglio far notare con un meme come l’intera questione sia stata fraintesa:

L’Internet contro i Cowboy

A quanto pare però la fase di pianificazione dell’assedio non è stata fatta in modo accurato, nonostante i proclami riguardo il fatto sarebbero stati in grado di resistere asserragliati nell’edificio “per anni” gli occupanti si sono ben presto resi conto di essere a corto di viveri. Per poter resistere al rigido inverno i bravi ragazzi dell’Oregon aveva chiesto ai propri sostenitori di inviare cibo e generi di prima necessità. La cosa però ha preso una piega leggermente diversa da quella che i mandriani – che confidavano nel buon cuore del Popolo Americano – si sarebbero aspettati. Diversi utenti di Reddit hanno infatti deciso di inviare delle glitter bomb a quell’indirizzo per rendere più piacevole, colorata e gioiosa la permanenza. Altri hanno pensato di mandare caramelle gommose a forma di cazzo, mentre qualcuno ha proposto (ma non si sa se poi l’ha fatto) di mandare buste piene di piattole (a quanto pare esiste un sito che consente di farlo). Più in generale sull’Internet si è riso molto sul livello di preparazione dei terroristi dell’Oregon che sono stati soprannominati VanillaISIS o YallQaeda creando meme che prendono per i fondelli le parole d’ordine dei miliziani USA. Come ad esempio questo oregon under attack dildo glitter - 2 Oppure questo del patriota George Washington mentre compie l’impresa – rivoluzionaria e rischiosa – di attraversare il fiume Delaware per andare ad attaccare le forze alleate agli inglesi e quindi considerate occupanti del suolo americano

Non mancano i mashup con altre storie di cowboy https://twitter.com/labenson27/status/684606157965496321 E per far capire che anche se bianchi e apparentemente inoffensivi i mandriani dell’Oregon sono in ogni caso da considerarsi terroristi c’è chi arriva a parlare – ironicamente – di un Califfato dei Cowboy


Alcuni di questi pacchi sono arrivati, in particolare uno da settanta dollari (pagati dal generoso mittente) che ha inviato una dildo gigante, si sa mai che gli uomini che da un rifugio di osservazione per uccelli si annoino lassù nella loro baracca da dove difendono i diritti costituzionali dei cittadini americani. Una scena che merita di essere immortalata da una gif, grazie a quelli di Gawker
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Tornando a notizie più serie a quanto pare un giudice dell’Oregon è intenzionato a mandare a quelli dell’Oregon Standoff un conto piuttosto salato: settantamila dollari al giorno per le spese per la sicurezza sostenute dallo stato per garantire a Bundy e ai suoi di dormire sogni tranquilli e di non farsi troppo male. Non bisogna dimenticare che fuori dall’edificio occupato dai terroristi-mandriani stazionano uomini delle forze dell’ordine e che l’intera area è sotto costante monitoraggio. Forse è anche per questo motivo che il gruppo sembra essere pronto a porre fine all’occupazione e a levare le tende.

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