Alessandro Di Battista, il Papa e l'ISIS

di dipocheparole

Pubblicato il 2014-12-10

Tutta la storia, fregnaccia per fregnaccia

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Ieri Alessandro Di Battista, ospite a Ballarò da Massimo Giannini, è ritornato sulla storia che il Papa ha detto quello che diceva lui sul presunto dialogo con l’ISIS. Cosa aveva detto Di Battista su Facebook?

Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E’ triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde ad un’azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore

Il video di ieri a Ballarò:

In questa registrazione al Circo Massimo in cui parla con una militante il 22 ottobre 2014, invece, Di Battista diceva che all’epoca non si riferiva all’ISIS in quella famosa dichiarazione, ma ad Hamas.

«Quando io ho scritto quella frase», dice Di Battista testualmente, «non pensavo all’ISIS ma ad Hamas». Qui c’è un video di dieci minuti in cui viene ripresa la frase di Di Battista:

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