Così ACEA fa litigare il M5S

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-11-13

Lo shopping di ACEA fa litigare il MoVimento 5 Stelle laziale. La municipalizzata romana sta cercando di acquisire Acqualatina e un’altra azienda multiutility dell’Italia centrale. E questo non può che creare maretta tra i grillini. La società capitolina è controllata per il 51% dal Comune di Roma, ma è anche una Spa quotata in Borsa …

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Lo shopping di ACEA fa litigare il MoVimento 5 Stelle laziale. La municipalizzata romana sta cercando di acquisire Acqualatina e un’altra azienda multiutility dell’Italia centrale. E questo non può che creare maretta tra i grillini. La società capitolina è controllata per il 51% dal Comune di Roma, ma è anche una Spa quotata in Borsa che discute le strategie prima di tutto con i grandi investitori internazionali, tagliando fuori il pubblico. Per questo, racconta oggi il Fatto, i comitati per l’acqua pubblica e il sindaco di Nettuno Angelo Casto hanno tentato di contattare Virginia Raggi per fermare ACEA, finora senza risultato.

A Latina è stato eletto sindaco a giugno Damiano Coletta, con una lista civica. A Nettuno – città del litorale romano, ma con gli acquedotti gestiti da Acqualatina – il primo cittadino è Angelo Casto, rappresentante del M5s, che ha fatto della ripubblicizzazione dell’acqua uno dei principali punti di programma. E ad Aprilia, dove è nato il comitato storico che da dieci anni si batte contro la privatizzazione degli acquedotti, la giunta è guidata già da tempo da una lista cittadina, decisa a riprendersi la gestione idrica. A luglio una ventina di Comuni della zona hanno firmato un documento per avviare la ripubblicizzazione del sistema idrico integrato: “Oggi la maggioranza dei sindaci e dunque delle comunità da loro rappresentate appartenenti all’Ato4 –scrivevano i primi cittadini lo scorso luglio – è favorevole alla pubblicizzazione del sistema idrico ”. Un fronte ampio, pronto a scontrarsi con Acea. Nel documento firmato dai sindaci della Provincia di Latina c’era anche l’appello alla sindaca di Roma Virginia Raggi per fermare l’operazione di Acea. Risposte? Nessuna fino a oggi.
Anche il sindaco pentastellato Angelo Casto dice al Fatto Quotidiano di aver inviato “diversi messaggi”a Virginia Raggi. “Solo ieri –racconta il sindaco di Nettuno – dopo 3 mesi mi ha risposto il suo staff, chiedendomi di dire che ‘al momento non mi risulta nessun atto ufficiale di Acea’”. IL PORTAVOCE della sindaca di Roma – interpellato dal Fatto – spiega che non è possibile intervenire direttamente, “per evitare un’accusa di aggiotaggio, essendo Acea quotata in Borsa ”. Nessun commento sulle richieste inviate quattro mesi fa dai sindaci e dai comitati della Provincia di Latina a Virginia Raggi. “Questa situazione mostra che Acea, come Acqualatina, è una falsa società a controllo pubblico dove però è il privato a decidere come vanno gestiti gli affari sui beni comuni”, commentano i comitati di Aprilia.

virginia raggi acea romani
L’articolo del Messaggero su Virginia Raggi e l’Acea (24 marzo 2016)

C’è da ricordare che la storia dell’acqua pubblica privatizzata e del referendum tradito è una bufala. Mentre la Raggi aveva annunciato una guerra ad ACEA durante la campagna elettorale, rimangiandosi di fatto in questi giorni le promesse.

Leggi sull’argomento: Quando Virginia Raggi voleva fare guerra ad ACEA

 

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