A Palmarola il trasporto condiviso contro lo sciopero TPL

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-25

L’iniziativa è assolutamente spontanea: chi prende la macchina avvisa dell orario e luogo di partenza, tragitto e posti in macchin: così è nata una rete di passaggi che parte da Palmarola, frazione di Roma Capitale (zona “O” 10), situata in zona Z

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Il trasporto pubblico bloccato a Roma nord da due giorni e a poche settimane dal Giubileo: i cittadini si inventano il trasporto condiviso. L’iniziativa è assolutamente spontanea: chi prende la macchina avvisa dell orario e luogo di partenza, tragitto e posti in macchin: così è nata una rete di passaggi che parte da Palmarola, frazione di Roma Capitale (zona “O” 10), situata in zona Z.

A Palmarola il trasporto condiviso contro lo sciopero TPL

I lavoratori della Roma Tpl,la società che gestisce le linee di bus periferiche, non hanno fatto partire le vetture negli ultimi giorni “perché da mesi non prendono lo stipendio”. E in serata il Campidoglio, guidato dal commissario Francesco Paolo Tronca, ha annunciato fondi per sbloccare la situazione. Ieri e oggi migliaia di cittadini sono stati letteralmente lasciati in strada per la paralisi di circa 90 linee che servono settori importanti della città. Il garante per gli scioperi ha scritto al prefetto Tronca, “in considerazione dei gravi disagi all’utenza”, e sta valutando eventuali sanzioni per i dipendenti che hanno aderito alla protesta. “L’amministrazione capitolina, entro il 30 novembre, liquiderà l’importo di 12 milioni relativi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della società Roma Tpl per l’annualità 2015″ – ha fatto sapere Palazzo Senatorio -. Terminate le procedure necessarie alla redazione della delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio, saranno erogati anche i 32 milioni relativi agli oneri aggiuntivi connessi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro relativi agli esercizi pregressi. E’ stato, inoltre, già autorizzato lo sblocco della cessione del credito della società Roma Tpl, per un importo pari a circa 5,5 milioni”. In mattinata il presidente del XIV municipio Valerio Barletta aveva parlato chiaro: “Migliaia di cittadini lasciati di nuovo in mezzo a una strada senza alcun preavviso. Anziani, studenti e lavoratori costretti a fare chilometri a piedi prima di raggiungere la ferrovia: immagini da terzo mondo. Tutto questo non è tollerabile. Quella che si sta mettendo in atto è una vera e propria interruzione di servizio pubblico e qualcuno deve assumersene la responsabilità. Il commissario Tronca e il prefetto Gabrielli intervengano subito convocando i sindacati e ripristinando la normalità”. “I lavoratori della Roma Tpl Scarl, stremati dai continui ritardi che si susseguono da mesi, con le retribuzioni decurtate dalla disdetta degli accordi di secondo livello, vedono ora aprirsi il baratro della procedura di licenziamento per 143 unità – hanno sottolineato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – è necessario un immediato intervento da parte di tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, al fine di trovare una soluzione definitiva per restituire alla città un servizio accettabile e indispensabile in un momento così delicato”.

Sei di Palamarola se…

Ma i cittadini cercano di ovviare al problema. E in un gruppo Facebook chiamato “Sei di Palmarola se…” cominciano a organizzarsi con i trasporti condivisi. Tutto parte da questo post:
sciopero tpl palmarola 1
Che viene subito seguito da molti altri:
sciopero tpl palmarola 2 sciopero tpl palmarola 3 sciopero tpl palmarola 4
E così, piano piano, i cittadini si aggregano e si autoorganizzano: «Salve! Mi aggrego all’iniziativa di dare passaggi. Domani devo prendere il treno delle 7.17 da ipogeo quindi se qualcuno ha bisogno di uno strappo comunico la mia disponibilità a dare un passaggio fin lì!», scrive Tanja; «Ragazzi e ragazze fatevelo dire con questa organizzazione dei passaggi siete stati veramente dei grandi! Un applauso a tutti voi! Di cuore!!», aggiunge Katia. L’auto-organizzazione: l’unico modo per risolvere i problemi mentre la politica romana dorme.

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